Guerriero all’arrembaggio: l’UBP attende al varco Roseto

Con i due punti vitali strappati nel turno infrasettimanale a Teramo, il Guerriero Padova ha agganciato la Rossella Civitanova a quota 10 in classifica, scavalcandola per effetto dello scontro diretto. Restano ora soltanto tre partite all’UBP per scongiurare l’ultimo posto, che decreta la retrocessione diretta, ed entrare nei playout dove guadagnarsi la permanenza in Serie B. Nella settima giornata della seconda fase, Andreaus e compagni tornano sabato, ore 18.30, al Pala Gozzano per l’ultima gara casalinga della regular season (diretta straming sulla piattaforma LNP Pass). L’avversaria di turno è la Liofilchem Roseto, una delle big di categoria che sta disputando un campionato d’alto profilo come da pronostico.

L’avversaria. La storica società abruzzese si è ricostituita l’anno scorso in seguito alla scomparsa del Roseto Sharks, rilevando i diritti sportivi da Lecco per la Serie B Old Wild West. Affidata al coach rosetano Tony Trullo, investito anche del ruolo di direttore sportivo, la squadra finora ha collezionato 11 vittorie, due delle quali sono giunte nella fase orologio in cui però conta ancora altrettante gare da recuperare. Mercoledì scorso, la Liofilchem è caduta tra le mura amiche del PalaMaggetti al cospetto di un’ottima Rucker San Vendemiano (64-75). A Padova, pertanto, vorrà subito riscattarsi per non perdere contatto dalla parte alta della graduatoria. I principali terminali offensivi di Roseto fanno parte della batteria di lunghi: da Jacopo Lucarelli, ad Aleksa Nikolic (già conosciuto qualche anno fa in C Gold a Bassano), fino al veterano Valerio Amoroso, che ha maturato una lunga carriera in Serie A trovando anche la Nazionale e che a 40 anni riesce ancora a fare la differenza.  

Qui Unione. Rincuorato dal blitz di Teramo, il Guerriero proverà a mettere i bastoni fra le ruote agli uomini di Trullo, ma è chiaro che dovrà giocare in maniera più che perfetta per nutrire qualche chance di successo. «Mercoledì abbiamo ottenuto un contributo da parte di tutti», sottolinea Alberto Garon, «Ognuno ha portato il proprio mattoncino alla causa e siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo mantenendo i nervi saldi. Dobbiamo affrontare tutto così, restando lucidi e muovendo un passo per volta. Non possiamo assolutamente accontentarci di quanto fatto a Teramo. Ora inizia un altro campionato: il livello tecnico conterà relativamente in questi ultimi tre incontri, prevarrà l’aspetto fisico, ma vincerà sempre chi ha più fame e voglia»

Uff. stampa UBP