Buona la prima, LBS di carattere contro Ororosa

Esordio vincente per la Libertas Basket School nella prima giornata del Girone D della Coppa Italiana Under 18 Femminile. Le volpi superano l’Edelweiss Ororosa per 65-48 strappando così il pass per i quarti di finale del torneo con una giornata di anticipo.

Nonostante il fattore campo, soffre la Delser l’avvio a spron battuto di Ororosa. Sullo 0-5 Medeot si sblocca, Blasigh ingrana e fa 6-6 al 4’. Le bergamasche riallungano grazie ai cinque punti di Crippa (9-11), mentre sul fronte arancione Medeot, fra le più in palla, esce malconcia a causa di un infortunio al ginocchio. Demarchi dalla lunetta tiene le volpi in scia, Ugiagbe, giocando sul piede perno, realizza il 14-15 con cui termina il primo quarto.

Il sorpasso avviene quindi a inizio secondo parziale: a firmarlo Demarchi, brava poi a far scivolare Udine sul +3 al 12’ (20-17). Il vantaggio è ribadito dalla premiata ditta BraidaLizzi (25-19) prima del colpo di reni Ororosa: parziale di 0-6 e match nuovamente in equilibrio. Le due formazioni corrono testa a testa e raggiungono il traguardo della pausa lunga sul 29-29.

All’uscita dagli spogliatoi Bergamo rimette il muso davanti (35-36 al 23’), ma la reazione friulana è veemente e porta la banda Matassini a trovare il break immediato del 42-35. Demarchi, Regeni e Buttazzoni così puntellano: al 30’ il tabellone recita 48-41.

Spinta dal suo pubblico, Udine accelera e costruisce il 54-41 del 33’: massimo vantaggio (+13) e incontro nel ghiaccio. Senza grossi patemi, allora, la Delser fa calare il sipario: alla sirena è 65-48.

Domani, ore 17, la sfida al Fanola San Martino di Lupari sancirà la capolista del gruppo (diretta streaming in chiaro su LBF TV). Termina qui invece il cammino per l’Edelweiss Ororosa che, insieme al Peperoncino Libertas Bologna (Girone C), è costretto a uscire anzitempo dalla competizione.

Udine: Buttazzoni 8, Blasigh 9, Braida 10, Lizzi 13, Medeot 4, Codolo, Tobou 2, Demarchi 11, Romanin, Regeni 2, Ugiagbe 6, Cosolo.

Ufficio Stampa LBS Udine – Simone Narduzzi