“Cinco” Reynolds: “Studio con Durant, poi a Trento per vincere”

Gli appassionati di basket più temerari che stanno seguendo l’avvicinamento delle nazionali alle Olimpiadi di Tokyo, nel tabellino delle statistiche del successo del Team USA contro l’Argentina 108-80 di ieri notte hanno letto, poco sotto ai nomi di Kevin Durant, Damian Lillard e Zach LaVine: Cam Reynolds, 5 punti, 2/2 dal campo. 

Non è un omonimo, è proprio il nuovo asso della Dolomiti Energia Trentino in azione a Las Vegas con la selezione americana pronta a recitare il ruolo di favorita nella rasegna olimpiaca giapponese: Cam di quella spedizione non farà parte, ma ha passato le ultime settimane da “aggregato” alla squadra di coach Popovich ad allenarsi e sfidare i più forti cestisti del pianeta. 

“La mia esperienza con Team USA fino ad oggi è stata davvero fantastica”, ci racconta emozionato dal quartier generale a stelle e strisce di Las Vegas. “Essere costantemente intorno ad alcuni dei migliori giocatori dell’NBA giorno dopo giorno, lavorare con loro e con uno staff tecnico di altissimo livello, è tutto bellissimo. Ed è anche il miglior modo per crescere ed imparare, osservando e prendendo ispirazione dai comportamenti in campo e fuori di queste grandi stelle. Ho provato a trarre da questa esperienza tutti gli insegnamenti possibili, non solo a livello tecnico ma anche nelle piccole cose che si possono cogliere solo vivendo queste esperienze in prima persona. E poi ho la fortuna di essere spalla a spalla con Kevin Durant, uno dei miei giocatori preferiti di sempre: lo metto in un ristretto club di miei personali idoli assieme a Carmelo Anthony, Tracy McGrady e Dwayne Wade”.

 A 26 anni, dopo aver vestito quattro diverse maglie nella NBA, il mancino porta in campo un talento dal gusto piccante, quello del Texas, il suo stato natale; e dal suono istintivo e complesso, quello del jazz della Louisiana dove è esploso con quattro anni di college in crescendo a Tulane. 

Ora si parte verso l’Italia, verso nuovi traguardi: magari per prendere di nuovo la rincorsa verso il sogno NBA. “Sono molto emozionato e carico per questa prima volta nel basket europeo, lontano da casa. Sono qui prima di tutto per provare a vincere con l’Aquila il più possibile nel campionato italiano e in EuroCup, sono due grandi competizioni. Credo che Trento sia un ottimo posto per me, perché confrontandomi con il coach e l’organizzazione ho percepito di arrivare in un ambiente vincente e in una squadra che avrà uno stile di gioco in linea con la mia idea di basket e con le mie caratteristiche”

Il tiro da fuori, ma anche una fisicità non comune da questa parte dell’Atlantico per un’ala piccola: “Cinco” (questo uno dei suoi soprannomi oltre al più classico “Cam”) però non è solo un tiratore, ed è pronto a dimostrarlo. “Mi decriverei come un giocatore versatile: secondo me la mia migliore qualità è il tiro, è vero, e quello in cui posso crescere di più è la gestione della palla, il playmaking. E’ un aspetto su cui voglio concentrarmi quest’anno per migliorarmi come giocatore e per dare il miglior contributo possibile alla squadra”

Uff. stampa Aquila Trento