Dentro la “bolla” UBP, il punto di coach Volpato

La sosta prolungata dalla variante Omicron non ha distolto il Guerriero Padova dai suoi propositi. La squadra di Fabio Volpato continua a lavorare sodo in palestra per farsi trovare pronta per la ripartenza del campionato di C Gold, che dovrebbe avvenire nel weekend del 5-6 febbraio, salvo ulteriori rinvii dovuti all’emergenza epidemiologica.

«Questo stop incide e inciderà per tutti – riflette l’head coach dell’UBP – bisogna riuscire a stare in stallo senza perdere la condizione psicofisica e in questo momento i nostri sforzi sono indirizzati proprio verso questo obiettivo. Per restare in esitazione, ma con il motore acceso, abbiamo creato una piattaforma che ci permetta di lavorare come in una sorta di “bolla”».

In che senso?  

«Abbiamo messo a punto un programma di lavoro semplificato per gli allenamenti chiedendo e ottenendo la disponibilità da parte dei ragazzi a darci dentro. Con il nostro staff tecnico abbiamo cercato di alleggerire le proposte d’attenzione, privilegiando il giocato: a ogni allenamento, la squadra ha sempre modo di giocare in forme diverse come se fosse impegnata in un torneo. Essendo sospese anche le amichevoli è stato necessario trovare un’alternativa. Non ha senso esasperare certe situazioni o sollecitare in vista di una ripartenza che è ancora lontana. Non ci interessa caricare, ma mantenere quanto è stato acquisito e crescere sotto il profilo individuale, dal punto di vista della forza, conservando lo smalto atletico».

Come giudica la decisione di sospendere il campionato?

«Credo che la scelta da parte della federazione di prorogare la pausa sia stata oculata: dopo le festività natalizie correvamo effettivamente il rischio di incontrare delle problematiche. Con una “bolla” interna abbiamo sicuramente contenuto il contagio. Finora, incrociando le dita, nei giorni scorsi è stato rilevato un solo caso di positività all’interno del gruppo squadra UBP, che è comunque già virato verso la negatività. Gli allenamenti proseguono dunque a pieno organico, sotto stretto controllo e in costante monitoraggio.

Per il resto qual è la situazione fisica generale tra i giocatori?

«Abbiamo recuperato Meneghin, reduce da un infortunio alla caviglia che lo aveva costretto a saltare le ultime due partite. È apparso brillante nel pensiero, ora ha bisogno di ritrovare il passo. Benfatto invece sta lavorando a parte per un problema ad un altro adduttore, dopo aver accusato tempo addietro lo stesso problema alla gamba opposta».

Non la preoccupa il rientro in campo dopo questo blocco forzato così lungo?

«No, i segnali che mi ha dato la squadra mi lasciano intravedere una certa armonia di fondo. Chi si ripresenterà ai nastri di partenza mentalmente sereno, avrà meno difficoltà anche a riprendere il ritmo partita».

Guardando appunto in prospettiva, preferirebbe ricominciare da dove avevamo lasciato, ossia dall’ultima giornata d’andata, oppure seguire l’ordine del calendario originario?

«Potendo scegliere, opterei per il programma da calendario. Se avremo l’opportunità di ricominciare a febbraio, tornare a disputare una gara ufficiale a Murano contro un’avversaria rafforzata, che stava riavvolgendo il filo, ci servirà per tenere alto il pathos in una trasferta a mio avviso difficile. Sarebbe comunque qualcosa di mentalmente diverso dal sapere di dovere giocare due partite consecutive in casa affrontando squadre d’alta classifica come Riese e Jadran Trieste»

Uff. stampa UBP