Trieste ci crede, ma non abbastanza: Napoli vince 89-82

Napoli gioca un primo tempo di altissimo livello, poi Trieste rimonta e prova la fuga: la contesa si fa viva e vibrante nell'ultimo quarto, dove Marini s'impone come trascinatore dei suoi con la cattiveria agonistica di un veterano.

Vitali “in” per Napoli, Fernandez “out” per Trieste: le ultime vicende di mercato incideranno molto sul posticipo di questa sera: Pino Sacripanti ha per le mani un arsenale di tutto rispetto (anche se la società ha appena lasciato andare Jeremy Pargo, sostituito appunto da Vitali stesso) e guida un collettivo con potenzialità da vendere. Come reagirà l’Allianz priva del Lobito?

I quarto

Bell’incipit di partita, equilibrato e che mostra due formazioni attente, concentrate e ben disposte sui 28 metri; Napoli concentra gli sforzi sotto le plance e Trieste sembra trovarsi già in difficoltà nel contenimento di Parks e Lynch, ma uno schiaccione poderoso di Konate incide il pareggio sul 11-11. Le offensive giuliane, però, sono assai imprecise: il movimento di palla è farraginoso e se si somma un’insufficiente difesa sugli esterni partenopei, si capisce il perché del +7 Gevi (22-15). I cambi repentini e confusionari di Ciani non invertono l’inerzia, tutta a favore di Rich e compagni, avanti 28-17 dopo dieci minuti.

II quarto

I difensori napoletani sono letteralmente “incollati” agli ospiti, e Trieste non trova la “chiave” tattica per rispondere all’energica prorompenza dei biancazzurri. Banks pare Achille dopo la morte di Patroclo e la sua grinta vale assist e canestri, utili per il -5 biancorosso (33-38); nonostante le evidenti difficoltà contro questa Napoli (i lunghi giuliani sono in affanno), gli alabardati riacquistano fiducia anche grazie alle bombe di Mian (3/5) e alla classe so-praf-fi-na di Adrian Banks. La GeVi – allenata con acume – risponde a tono “cancellando” Konate dalla partita, che finora pare meritarsi soltanto…un taglio immediato. Campani avanti all’intervallo per 56-48.

III quarto

Male a rimbalzo, male in difesa sull’arco: l’Allianz pare però prima vittima delle sue paure che vittima della superiorità qualitativa degli avversari. Parks spende il suo quarto su un Mian assatanato (16 punti), e pian piano la GeVi patisce il suo primo blackout mentale della gara: la rimonta ospite si concretizza sino al pareggio (62-62). In questa fase concitata Trieste deve “resistere” con le armi a sua disposizione (la panchina è corta, dobbiamo ammetterlo) e così è: Allianz avanti 71-68 dopo trenta giri di orologio.

IV quarto

Cavaliero spara 13 punti di fondamentale importanza, di puro orgoglio, e per fortuna i cecchini partenopei decidono di “graziare” i chilometri di spazio che vengono loro concessi; timeout Ciani sul 76-75 per i suoi. Napoli prova a giocarsi la carta del “fisico”, Deangeli (oggi sottotono) lascia il campo per Grazulis, e a metà tempo i beniamini di casa guidano 79-78. Allianz già in bonus da svariati minuti, Parks si infortuna sul suo quinto fallo e a 2.13 i cinque di Sacripanti guidano 84-82. Kermesse di errori, poi la tripla di Marini che soffoca anzitempo le speranze di una stanca Trieste.

GeVi Napoli Basket vs Allianz Pallacanestro Trieste 89 – 82

Trieste: Banks 17, Delìa 6, Grazulis 6, Campogrande 3, Mian 21, Cavaliero 13, Davis 10, Deangeli, Konate 6, Campani. All. Ciani

Napoli: McDuffie 22, Vitali, Uglietti, Parks 13, Rich 9, Lombardi 7, Zerini 9, Matera, Velicka 11, Marini 11, Lynch 7, Grassi. All. Sacripanti

Rajone