Trieste è…Banks e poco altro: Venezia passa in scioltezza

Theodore ricorda ai presenti le sue qualità balistiche e domina, quasi da solo, il primo tempo. Trieste si ridesta, per qualche minuto, nella terza frazione ma non ha il "quid" giusto per competere allo stesso livello dei veneti.

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Dopo una lunga pausa il campionato riaccende i riflettori sulla sfida odierna, che mette a confronto Trieste e Venezia: tante le assenze nel roster lagunare (Tonut, Echodas, Vitali), che “obbligano” i giuliani a sfruttare questa ghiotta occasione. I cori dei tifosi di casa riscaldano il clima all’Allianz Dome, nuovamente pronto a vestire i panni del 6° uomo.

I quarto

Bella la sfida incrociata fra Watt e Konate (forse una delle chiavi della partita), mentre il punteggio è in equilibrio sul 4-4; Theodore tiene a bada Davis nel palleggio e spara la tripla del +2, poi lo stesso Konate pareggia la contesa e Mian replica dall’arco per il +1 (12-11): Trieste sta contenendo a dovere Watt ma le bombe venete incidono il +5 ospite (17-12). Banks è il faro shakespeareano per l’attacco dell’Allianz, ma Theodore sale a 13 firme personali ed è il rebus difensivo più complesso da risolvere per Alexander e compagni. Reyer in controllo sul 24-16, alla fine dei primi dieci minuti.

II quarto

Sotto di 10 lunghezze, Ciani chiama subito timeout: a Campogrande il compito di contenere un inarrestabile Theodore mentre Cavaliero dona un po’ di requie ad uno stanco Banks. Alexander gioca con la cattiveria agonistica di un cucciolo di Labrador ma, in realtà, l’intero quintetto non riesce ad incidere (33-21 Reyer, nonostante le 8 palle perse); Konate comincia a soffrire la superiorità tecnica (e non solo) di Watt, Trieste gioca una brutta pallacanestro ma la “mano” di Mian riporta i suoi a -8 (27-35). Un fuoco di paglia il tentativo di rimonta giuliana: la pessima difesa sull’arco regala sei punti ai veneti, che chiudono avanti 41-30.

III quarto

Lì dove servirebbe una difesa instancabile, Trieste concede doppi, tripli possessi alla Reyer, che monetizza questi regali trovando il +12 (48-36); la “testa” di Konate continua ad esser un problema per coach Ciani, anche perché basta poco per deragliare sotto i colpi di una solida avversaria. Il 32/18 nel computo dei rimbalzi totali basterebbe a rappresentare l’attuale gap nel punteggio, ma Daye spende il suo terzo personale e una penetrazione di Davis incide il -6 (49-55). La voglia, però, non è pareggiata dalla lucidità: Trieste si sfalda ancora una volta e lascia fuggire i lagunari (i 25 punti di Theodore valgono il 64-50).

IV quarto

Con Fernandez “stampato” sullo striscione e un evanescente Alexander – suo sostituto – sul parquet, l’Allianz scivola sul -17 (50-67): la mancanza di un ordine e di un impianto rende questa Trieste un collettivo “Bankscentrico” e molto debole negli altri settori. Anche se una penetrazione di Mian illumina il -10 (59-69), pare scontato l’esito della partita odierna: per De Raffaele due punti utilissimi, senza aver speso troppe energie sul rettangolo.

Allianz Trieste vs Umana Reyer Venezia 65 – 78

Allianz Pallacanestro Trieste: Banks 16, Davis 12, Konate 14, Delìa 4, Alexander, Mian 10, Grazulis 3, Deangeli, Campani, Cavaliero 6, Lever, Campogrande. All. Ciani

Umana Reyer Venezia: Stone 5, Sanders 5, Theodore 25, Brooks 16, Watt 9, Bramos 8, Tonut, De Nicolao 10, Minincleri, Chappelli 1, Mazzola, Daye 2. All. De Raffaele

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