Coach Ramagli a tutto tondo

La composizione della squadra, l’obiettivo, l’entusiasmo che è diventato un’onda l’unga da “surfare” in questo nuovo anno: coach Ramagli racconta la sua nuova Tezenis all’inizio della nuova stagione dopo l’entusiasmante cavalcata dello scorso campionato.

“Il mio pensiero è che non si vive di passato, bisogna essere bravi a vivere il presente per preparare al meglio il proprio futuro. Le belle sensazioni rimangono, le immagini che abbiamo tutti quanti negli occhi e nel cuore però dobbiamo dimenticarle, farlo in fretta e sintonizzarci immediatamente su una lunghezza d’onda diversa. Sarà un campionato differente, le nostre richieste dovranno essere diverse e dovremo essere molto auto esigenti per restare dentro a questo campionato”.

“C’è una parte di giocatori che sono stati con noi nella passata stagione, ben 6. Abbiamo rinnovato il pacchetto dei playmaker. A Davide Casarin, che già era con noi, si sono aggiunti Cappelletti ed Imbrò: direi che sono tre giocatori molto complementari per caratteristiche anche fisiche anche se ognuno di loro può spaziare anche nella posizione di guardia. Abbiamo tre guardie: Karvel Anderson, giocatore che per noi è stata una chiave della passata stagione per la sua capacità di essere clutch nei momenti importanti. Wayne Selden, giocatore nuovo, anche per il palcoscenico italiano, ha pedigree ma in Europa deve consolidare la sua carriera e soprattutto ha la possibilità di sfondare in modo definitivo sul questo palcoscenico. Può giocare a cavallo dei due ruoli, di ala piccola e guardia. Poi abbiamo Liam Udom, atleta con 0 partite in Serie A e per lui ogni giorno sarà sperimentare un livello che è improvvisamente salito: ha vinto il campionato di B, poi quello di A2 e si trova a giocare in Serie A. Non sarà facile ma è un giocatore che ha i numeri per stare in questo campionato e crescere giorno dopo giorno. Quattro ali. Guido Rosselli, il nostro capitano. Alessandro Ferrari, ragazzo giovane che starà con noi a fare un vero e proprio stage di pallacanestro dopo essersi misurato con il basket dei grandi la scorsa stagione in Serie B a casa sua. Poi le due ali americani. Xavier Johnson, che sappiamo quanto è stato coinvolto emotivamente nella parte finale della passata stagione e quanto è stato bravo a stringere i denti in un momento complicato per la squadra giocando anche al di là delle sue problematiche fisiche. Al di là di questo c’è solo da riconoscere il valore del giocatore che ci potrà dare tanto anche nel campionato di Serie A. Poi c’è Aric Holman che può giocare anche da centro e che come Selden dovrà consolidare la sua carriera sul palcoscenico Europeo. Ha già giocato in Germania in una squadra importante, avrà un ruolo di peso nella nostra squadra a cavallo tra l’ala forte e centro. Poi abbiamo i due centri che sono diametralmente opposti. Da una parte un atleta grande, grosso e tiratore come Francesco Candussi, che è stato la chiave dei nostri playoff della passata stagione, chiamato a rinverdire i fasti del suo passato in Serie A. Dopo tanti anni di A2 si ripresenta nella massima serie. Taylor Smith invece è un giocatore molto esperto che ha girato tanti parquet in Europa, giocando quasi esclusivamente nelle massime serie. Giocatore che fa dell’eclettismo, della versatilità e dell’intelligenza cestistica il suo cavallo di battaglia. Gli chiederemo esattamente questo, di portarci quell’esperienza maturata nelle quasi 200 partite giocate nelle massime divisioni in Europa oltre che a quella maturata in Eurocup. Due giocatori molto diversi che però avranno la possibilità, secondo me, di dare il giusto completamento nel pacchetto dei lunghi”.

I giocatori vanno visti in campo. Soprattutto quelli nuovi, non tanto Taylor Smith che tutti quanti conosciamo molto bene e ha già giocato anche nel campionato di Serie A2 con un vissuto cestistico europeo molto lungo nel tempo. Secondo me dovremo scoprire molto bene le armi a disposizione di Selden e Holman e da questi due giocatori cercare di capire quale può essere la struttura migliore dal punto di vista sia della metà campo offensiva che di quella difensiva. E’ chiaro che sembra una squadra che può correre perché ha nei palleggiatori e nei playmaker atleti che possono giocare ad alto ritmo. Una squadra che può giocare anche nei primi secondi, che deve giocare sull’eclettismo dei suoi giocatori base ma soprattutto che deve mantenere un qualcosa che dallo scorso anno ce la dobbiamo portare dietro cioè una solidità difensiva senza la quale si va poco lontano e un controllo dei tabelloni che, per il mio modo di pensare alla pallacanestro, deve rappresentare un elemento fondamentale”.

Il nostro obiettivo è chiaro, dobbiamo salvarci. Non dobbiamo fare tanti giri di parole o voli pindarici. E’ un campionato che secondo me ha mantenuto l’alta qualità che aveva nelle passate stagioni nella parte alta della classifica. Milano e Bologna sono le due squadre che in Eurolega giocheranno per fare i playoff e quindi si capisce che tipo di struttura possono portare in campo. Secondo me il livello medio si è alzato, soprattutto quello basso. Ci saranno una decina di squadre che giocheranno per i playoff e 5-6 squadre che invece dovranno combattere fino all’ultimo secondo per evitare le ultime due posizioni. Poi è chiaro che i campionati sono sempre tutti da scrivere quindi può essere che qualcuna di quelle che magari parte con ambizioni più moderate possa essere una squadra sorpresa e magari una di quelle che parte con i favori del pronostico, passa a fare un campionato di maggiore sofferenza. Ma questa è la storia di tutti i campionati di basket, sia di Serie A che di altre categorie”.

Abbiamo disegnato un precampionato molto tradizionale nel senso che dobbiamo pensare prima di tutto alla parte fisica. Dovremo verificare le condizioni di Johnson e Rosselli, non ci dimentichiamo che Guido è reduce da un controllo ortopedico che riguarda il suo ginocchio mentre Xavier è reduce da un’intervento alla mano dopo aver giocato l’ultima partita con la mano fratturata. Dovremo capire se saranno direttamente abili e arruolabili. Dovremo capire le condizioni di tutti quanti e cercare di lavorare, come gruppo e come individui, per uniformare e rendere omogeneo lo stato di forma della squadra. Nel ritiro di Madonna di Campiglio dovremo iniziare ad impostare la parte offensiva, soprattutto, con un’infarinatura della parte difensiva. Dovremo cercare di diventare squadra nel giro di 3-4 settimane, il che significa la settimana del ritiro e quella successiva, saranno le due più importanti dal punto di vista della costruzione. Ci sarà poi da giocare, tanto e anche contro squadre di alta qualità. Questo ci aiuterà ad entrare in sintonia con il campionato”.

“Sicuramente senza dover usare delle parole troppo scontate, l’entusiasmo dovrà essere il nostro punto di forza. Perché una squadra che vince il campionato, lo vince senza aspettarselo, lo vince nel modo in cui l’abbiamo vinto noi, con un crescendo di presenze di pubblico e un trasporto importante, deve ripartire da quello. Secondo me, l’entusiasmo è stata la chiave perché quest’estate fosse il tipo di estate che abbiamo vissuto e perché la famiglia Pedrollo, il nostro Presidente e il Vicepresidente Giorgio, si lanciassero pancia a terra in questa avventura che non era un’avventura preventivata e quindi non era facile entrare subito in sintonia anche dal punto di vista finanziario. Ringraziando loro che hanno fatto un grande sforzo, ringraziando il nostro main sponsor che ha fatto anche lui un grande sforzo e che probabilmente ha visto premiata la sua resilienza nel rimane attaccato a questi colori e il pool di sponsor che si sono consolidati attorno a noi, ci hanno permesso di costruire una squadra competitiva per quello che deve essere il nostro obiettivo e vi assicuro che non era scontato. Ovviamente, non ultimo, l’entusiasmo della gente che si è verificato e si è consolidato e si è immediatamente riconosciuto nel numero degli abbonati. L’onda del la promozione è stata un’onda ma è diventata un’onda lunga; qui dobbiamo essere bravi a surfare per portarcela dietro tutta la stagione, anche nei momenti difficili che, in un campionato come questo ci saranno”.

Uff. stampa Scaligera Verona