Trieste si lascia portare a scuola dalla Reyer e patisce la terza sconfitta in fila (78-95)

Un simbolo del primo tempo: alcuni tifosi che - indignati - abbandonano l'Allianz Dome dopo circa 10 giri di orologio. Trieste si desta nella terza frazione ma non basta per mettere paura agli orogranata.

A.J. Pacher (Foto Panda images)

Sarà la rinnovata e temibilissima Reyer Venezia l’avversario di questa terza giornata: un roster, come detto, rivoluzionato quasi integralmente e che punta – idealmente – alla terza posizione in classifica dietro Bologna e Milano. Trieste, dopo l’ottima prova contro la Virtus, deve trovare la chiave per compensare l’inferiorità qualitativa attraverso un basket dinamico, una difesa asfissiante e quell’agonismo degno della massima serie.

I quarto

Palla a due e la Reyer è già sull’8-0 dopo due triple aperte e un contropiede fulminante di Willis. Dopo il timeout di Legovich Davis mette in moto la squadra ma l’inconsistenza di Spencer rende futili gli attacchi e apre autentiche voragini per i tiratori lagunari: 17-5 Reyer a metà frazione. Purtroppo le marcature degli esterni e gli “aiuti” sono pessimi e le previsioni del pre-partita si rivelano fondate: Venezia guida 24-11 dopo una timida reazione giuliana. Una tripla di Granger vale il 29-15 sul quale termina un primo tempo da pollice verso per i colori biancorossi.

II quarto

Legovich prova il doppio play ma il penetra-e-scarica ospite macina punti su punti: indicativi i 34 punti subiti in circa 11 minuti di gioco. Trieste, sotto di 18 lunghezze, sembra non trovare la forza mentale per reagire, le palle perse fioccano, e c’è già chi – fra il pubblico – ha scelto persino di abbandonare il palazzetto per fare ritorno a casa. Il tabellone recita 39-21 in favore dell’Umana. Il gap era ben noto, ma stupisce l’arrendevolezza degli alabardati: tranne il solito Davis e un volitivo Vildera, poco poco altro. La partita “scorre” su un binario tranquillo, logico, e la doppia cifra di vantaggio concede alla Reyer una pallacanestro senza fronzoli ma molto concreta. In un Allianz Dome silente e amareggiato, gli ospiti conducono 55-35.

III quarto

Difficile non constatare, mismatch dopo mismatch, azione dopo azione, le innumerevoli deficienze del collettivo biancorosso: in alcuni frangenti anche il tenere la palla in mano diventa un problema (rimbalzo perso da Pacher e palla persa di Campogrande sullo scarico). 59-44 sul tabellone in favore dei veneti. Addormentata dalla scarsa competizione, la Reyer sonnecchia per qualche minuto lasciando un break a Trieste, ora a -13 (46-59). A costo di risultare noiosi, bisogna ancora una volta sottolineare l’audacia di Davis e la tenacia di Vildera, unici baluardi ad offrire punti e continuità: a 2.54, i biancorossi inseguono 52-63. Con i soli Willis e De Nicolao, tuttavia, l’Umana tiene a bada il tentativo di rimonta giuliana e chiude avanti di 15 (73-58).

IV quarto

L’incipit dell’ultimo quarto – ahimè – è la fotocopia del primo: Venezia può dunque allungare nuovamente sul +18 (78-60); proprio come accaduto in precedenza, la squadra di De Raffaele toglie il piede dall’acceleratore e regala a Deangeli il contropiede del -12 (68-80): un fuoco di paglia perché il 14/25 dall’arco è “porto sicuro” per questa Serenissima. Con l’esito scontato – in favore della Reyer – l’analisi del match impone un’altra bocciatura per i triestini, “spariti” dal gioco per troppi minuti e ancora a secco di vittorie.

Pallacanestro Trieste vs Umana Reyer Venezia 78 – 95

Trieste: Bossi 4, Ius, Pacher 13, Gaines 14, Davis 13, Spencer 8, Vildera 13, Campogrande 3, Deangeli 4, Bartley 6. All. Legovich

Venezia: Willis 16, Spissu 8, Watt 17, Bramos 13, Freeman 6, Granger 11, Tessitori 6, Sima 2, De Nicolao 14, Chillo, Brooks 2, Chapelli. All. De Raffaele

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