Il Guerriero incassa un sonoro ko tra le mura domestiche

È amaro il ritorno del Guerriero Petrarca al PalaGozzano. I bianconeri incassano un pesante ko per mano di Capo d’Orlando non riuscendo a bissare la prima vittoria in campionato centrata nel turno precedente a Reggio Calabria. “Non si può far qualcosa senza che qualcos’altro vada fatto prima” recita uno dei corollari pseudoscientifici della Legge di Murphy. Nel caso in questione parliamo di difesa: non si può pretendere di attaccare, se prima non difendi. Considerando l’assioma cardine di Murphy (“se qualcosa può andare storto, lo farà”) si intuisce quanto la gara del Petrarca sia iniziata male per finire peggio.

Nonostante il sostegno del pubblico amico, l’avvio si rivela un trauma: dopo appena 5’, l’Orlandina ha già accumulato un vantaggio da doppia cifra (4-15). All’inizio del secondo quarto (12-22), i padroni di casa provano a entrare in partita stringendo qualche vita in difesa. Due triple consecutive di Turel rianimano l’attacco (18-24). Un’altra di Bianconi sembra poter assegnare un’altra fisionomia all’incontro (27-31). La reazione dei bianconeri, però, si esaurisce nel giro di pochi minuti. L’Orlandina, infatti, è un orologio svizzero quando si tratta di trovare spazi e tempi sul perimetro per martellare dall’arco (32-44).

Si può dire che il match del Guerriero finisca qui: i ragazzi di Volpato risultano troppo evanescenti e inconsistenti su entrambe le metà campo, permettendo a Capo d’Orlando di prendere il largo nel terzo periodo (46-69). Più pronta e reattiva su tutti i palloni vaganti, la formazione siciliana incamera i primi due punti della stagione con una prestazione magistrale al tiro dal campo (30/61), frutto delle alte percentuali dalla media (51.6%) e lunga distanza (46.7%).

Il Petrarca fatica a digerire il verdetto (63-87), ma è chiamato subito a ricompattarsi in vista del derby cittadino con la Virtus Padova, previsto per domenica prossima (ore 18) a Rubano, dove Coppo e compagni arriveranno da sfavoriti, ma con l’imperativo quantomeno di riscattare a livello di gioco una prestazione incolore (63-87).

Il post del coach. «C’è poco da dire», riflette Fabio Volpato, «Bisogna che resettiamo e ci prepariamo in settimana per una partita dal sapore speciale. Abbiamo provato in tutti i modi a raddrizzarla, ma la gara si è incanalata su determinati binari. Capo d’Orlando ha trovato una serata importante al tiro, ma è stato anche demerito nostro. Avremmo dovuto tenere un tono diverso e approcciare meglio. Non abbiamo avuto il focus mentale richiesto per questo tipo di gara contro un’avversaria che, dopo aver perso le prime tre partite di campionato, sarebbe venuta qui a Padova per conquistare i due punti».

Guerriero Petrarca Padova vs Infodrive Capo d’Orlando 63-87

UBP Petrarca Padova: Basile 11, Bolpin 4, Vinciguerra n.e., Favaro n.e., Morgillo 15, Maran 1, Coppo 5, Stavla n.e., Bombardieri, Borsetto 4, Bianconi 10, Turel 13. All. Volpato. Ass. Augusti.

Orlandina Basket: Okereke, Vecerina 11, Klanskis 14, Passera 10, Laganà 12, Baldassarre 14, Sandri 15, Telesca n.e., Triassi 8, Galipò 3, Pizzurro. All. Robustelli. Ass. Cigarini.

Arbitri: Guercio di Ancona e Antimiani di Montegranaro (Fm).

Note: parziali: 12-22, (20-22) 32-44, 18-25 (50-69), 13-18 (63-87). Tiri liberi: Padova 12/21, Capo d’Orlando 13/17. Tiri da due: Padova 15/39, Capo d’Orlando 16/31. Tiri da tre: Padova 7/25, Capo d’Orlando 14/30. Rimbalzi: Padova 41 (29+12), Capo d’Orlando 38 (33+5).

Uff. stampa UBP