Concreta ed emozionante: Trieste batte Sassari 75 -69

Troppi i "regali" contro una Sassari così opaca ed imprecisa al tiro: ci si gioca dunque tutto nel palpitante finale, che arride ai triestini.

Bartley (foto Panda images)

Avrà la prima vittoria scosso la squadra di coach Legovich? La sfida odierna contro Sassari è uno dei primi test sulla tenuta di questa Pallacanestro Trieste. I pronostici favoriscono il rimaneggiato team del veterano Bucchi, che in Robinson ha il suo go-to-guy più pericoloso (con rispetto parlando per le altre altre illustri “bocche da fuoco”).

I quarto

Buona partenza per i biancorossi, che volano in contropiede e si portano subito sul 6-0: gli isolani rispondono con un parziale di 8-0, sfruttando un momentaneo blackout giuliano. Onuaku fa sentire la propria presenza – anche difensivamente – ma Sassari tira ancora con percentuali piuttosto basse; equilibrio perfetto sul 10-10. Bartley “tiene” Kruslin e Spencer lo affianca con una bellissima stoppata e Davis si mette in moto con 5 punti in fila: Trieste è viva e guida 19-14. La difesa del Banco palesa qualche disattenzione di troppo (Bartley può penetrare senza fatica), i quintetti cambiano e la prima frazione si chiude sul +9 per i padroni di casa (23-14).

II quarto

La velocità e l’agonismo calano con l’ingresso dei panchinari di entrambe le formazioni, ma va sottolineato l’ottimo impatto di Vildera, che affianca un Bartley continuo e lucido (10 già per lui): 29-15 per Trieste e timeout “ferma-emorragia” per Bucchi. I sardi provano a svegliarsi, magari anche grazie al tecnico di “voglia” comminato a Nikolic, ma la stanchezza pare aver fiaccato i muscoli dei loro tiratori; i giuliani però cadono in due errori pacchiani: smettono di penetrare e concedono conclusioni facili a Kruslin (Sassari a -8 sul 30-22 in favore di Davis e compagni). La formazione ospite sta giocando una pallacanestro inconsistente, Onuaku non incide (strane le sue scelte offensive) ma Trieste è ingenua e per nulla cinica (6 i turnover): sprecato un lauto vantaggio, i biancorossi guidano solo di quattro punti (38-34).

III quarto

L’inizio ricorda più un torneo amatoriale che la massima serie, e Robinson – indisturbato (com’è possibile?) – comincia a macinare canestri: Trieste “sopravvive” più che giocare a pallacanestro; Bartley veste i panni de leader, incita il pubblico e si carica sulle spalle la squadra sino al +6 (45-39). Anche Bucchi ha le mani nei capelli, quando vede Onuaku regalare un fallo in attacco e un 2+1 a Spencer (oggi reattivo e concreto): in un “amen”, i giuliani salgono sul +12 (54-42). Il finale è “assonnato”, e dopo trenta minuti gli alabardati conducono la sfida sul 57-46.

IV quarto

Con Lever ancora acciaccato e con un Deangeli oggi insufficiente, Legovich non ha molte frecce al suo arco e il quintetto atipico concede un parziale di 6-0 ai sassaresi, ora a -5 (52-57); nel “deserto” cestistico, ancora una volta, riemerge il talento di Bartley che coinvolge anche Campogrande in una bella accelerazione di squadra; Robinson è rientrato in partita, Davis (suo marcatore) è stremato dai tanti minuti sul parquet e Bendzius riavvicina i suoi dalla lunetta sino al -4 (60-64): cambia anche il metro arbitrale e la tensione è alle stelle. Bartley e Davis giocano col coltello fra i denti e a 2.16 Trieste guida 69-62; il pubblico trattiene il fiato sul canestro di Spencer (poi convalidato), poi ecco la ridda dei liberi, che permette a Bendzius di trovare il -9. Davis congela la sfera e il cronometro è amico dei giuliani, che possono sorridere nel celebrare la prima vittoria casalinga!

Pallacanestro Trieste vs Banco di Sardegna Sassari 75 – 69

Trieste: Ius, Rolli, Deangeli, Gaines 10, Davis 9, Pacher 11, Bartley 20, Lever, Vildera 2, Spencer 19, Bossi, Campogrande 4. All. Legovich

Sassari: Jones 11, Robinson 14, Kruslin 5, Gandini, Devecchi 1, Chessa, Bendzius 13, Gentile 8, Raspino, Diop 5, Onuaku 8, Nikolic 2. All. Bucchi

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