Perdere senza combattere: Trieste sgretolata 85-68

Trieste abbandona la garra a Valmaura e Trento può dunque dominare una sfida mai in discussione.

Dopo il colpaccio contro la Virtus, Trieste vola alto alla ricerca delle “aquile” di Coach Molin, vittoriose nell’ultima sfida di campionato contro Pesaro. Nelle fila giuliane non ci sarà, naturalmente, Hudson ma c’è grande attesa per vedere se la squadra ha svoltato (mentalmente e tatticamente) in vista del rush finale per consolidare la salvezza.

I quarto

Stumbris subito nello starting five e i primi tre punti sono suoi (bene la spavalderia dall’arco!): Spencer è indemoniato a rimbalzo ma gli attacchi giuliani sono asfittici, forzati e i lunghi si trovano spesso lontano dall’area pitturata (6-5 per Trieste, sul tabellone). Bartley è testardo nell’approccio alla gara, Grazulis prende possesso dei post basso offensivi e un bel canestro di Spagnolo inverte la rotta costrigendo poi gli ospiti al timeout (12-7 per la Dolomiti Energia); Ruzzier entra piuttosto tardi e uno scontro fortuito con Vildera lo costringe a sedersi in panchina per una breve ferita al capo, Spagnolo predica basket segnando e facendo segnare i compagni e così facendo i cinque in maglia verde (solo per oggi) possono chiudere avanti sul 18-12.

II quarto

Pessimo l’errore di aver sottovalutato il talento del giovane ex Real Madrid, che infila 10 punti ma che – soprattutto – ha dato un’accelerata clamorosa alle sortite di tutta la squadra: 24-12 e nuovo timeout per Legovich. Senza concretizzare alcuna strategia difensiva, quasi tutti gli effettivi in campo finiscono in marcatura su Spagnolo, che si fa beffe dei triestini e incide il +11 (30-19); giustamente Bartley guadagna la panchina: malissimo in attacco, ancor peggio in difesa (1/7 al tiro e 4 palle perse). I soli Stumbris e Spencer paiono cercare di reagire ma i trentini penetrano come coltelli nel burro e guidano comodamente sul 40-31; fra i molti dettagli negativi colpisce l’atteggiamento molle e rinunciatario di Davis e Bartley (che segna 8 punti, ma che non difende e spreca troppi possessi), che sembrano già proiettati alla post-season. All’intevallo la Dolomiti chiude sul +8 (42-34).

III quarto

I cinque alabardati non sfruttano l’inizio al rallentatore delle “aquile” e – in più – concedono a Grazulis di entrare in modalità “on fire”, e poco più tardi l’ennesima palla persa di Bartley dà il “la” al + 17 trentino (57-40), assolutamente prevedibile a fronte di una temporanea resa agonistica. Mentre un ottimo Spagnolo sale a 17 firme, Legovich “prova” Deangeli ma l’assenza di ordine e alcune scellerate scelte individuali disgregano l’amalgama di squadra e Trieste insegue 50-65 dopo trenta minuti.

IV quarto

Quando i giuliani perdono, perdono “male”: difficilissimo regalare qualche sufficienza in termini di prestazione. Ancora una volta infatti non c’è la forza di resistere all’urto di un parziale, c’è l’incapacità di contenere a dovere gli avversari dalla mano calda e si smette scientemente di piegare le gambe per difendere alla morte. Crawford può sparare liberamente dalla lunga e solidificare un umiliante +25 nello score (81-56), e tutti i tifosi biancorossi attendono che il cronometro sentenzi la fine di quest’agonia cestistica pre-pasquale.

Dolomiti Energia Trento vs Pallacanestro Trieste 85 – 68 (18-12, 42-34, 66-50)

Trento: Lockett, Conti 4, Flaccadori 15, Grazulis 12, Atkins 6, Spagnolo 19, Forray 9, Zangheri, Udom 7, Dell’Anna, Ladurner 2, Crawford 11. All. Molin

Trieste: Stumbris 6, Spencer 11, Davis 8, Bartley 23, Terry 7, Bossi, Ruzzier 5, Lever 6, Campogrande 2, Deangeli, Vildera. All. Legovich

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