SarΓ anche basket dβagosto, ma sabato 31 a Castelfranco Veneto avremo il primo assaggio di Serie A con la sfida alla Vanoli Cremona; la squadra lombarda ha vissuto in tempi recentissimi una parabola simile a Trieste, riuscendo a riconquistare la massima serie dopo un solo anno di purgatorio in Serie A2 a seguito della retrocessione.
Un banco di prova quindi adeguato, alla luce anche del mercato di Cremona: tanti gli innesti italiani arrivati dalla Serie A2, stessa categoria di provenienza degli italiani confermati da Trieste nellβestate successiva alla promozione. Gli avversari di sabato arrivano da una sconfitta in terra sarda contro Sassari della quale il punteggio β 88 a 71 per dovere di cronaca β Γ¨ lβaspetto meno interessante, come Γ¨ logico che sia a questo punto della stagione; da tenere in considerazione invece che i ragazzi di coach Cavina hanno giΓ avuto modo di sgranchirsi le gambe al di fuori del proprio palazzetto, al contrario del gruppo agli ordini di Coach Christian.
Il rientro in palestra Γ¨ stato pianificato per portare gradualmente i giocatori allβintensitΓ necessaria per allenarsi e competere ad alto livello. Oltre alla preparazione fisica piΓΉ tradizionale per fare il punto della situazione e rimettersi in moto, Γ¨ stato svolto molto lavoro individuale ed a piccoli gruppi con lβobiettivo di conoscere meglio i volti nuovi e le loro caratteristiche tecniche. Successivamente si Γ¨ arrivati allβintroduzione dei concetti di gioco chiave su cui si fonderΓ la stagione in arrivo, con lβauspicio che possano essere interiorizzati il prima possibile anche grazie al contributo e alla disponibilitΓ di chi Γ¨ stato confermato in estate. Dopo tutta questa acqua buttata sul fuoco, va detto che gli spunti di interesse sono comunque tanti: si inizieranno a vedere le prime rotazioni, i primi principi di gioco, lβaffiatamento del gruppo e tanti altri elementi che non si possono toccare con mano o vedere rispecchiati nei numeri a questo punto dellβanno ma che faranno la differenza nel costruire una stagione di successo.
Ci aiuterΓ a navigare in questo mare di prime impressioni, facili entusiasmi e altrettanto facili disfattismi il Player Development Coach Nick Schlitzer, lβuomo dello staff che piΓΉ Γ¨ vicino ai giocatori sia per le tante ore di lavoro individuale che per i propri trascorsi da cestista.
βLa nostra attenzione in questa prima uscita sarΓ tutta rivolta alla valutazione di due aspetti fondamentali: quanto riusciremo a giocare di squadra? Quanti dei concetti di gioco sono giΓ stati assimilati?β
Su entrambi i fronti si respira una buona dose di ottimismo, e guai se non fosse cosΓ¬ in questo periodo dellβanno!
βTutti i ragazzi si sono presentati con lo spirito giusto al training camp, disposti a giocare il nostro stile di pallacanestro con grande altruismo in campo e tanta voglia di competere ad alto livello. Chi Γ¨ rimasto si sta dimostrando volenteroso nellβaiutare i nuovi arrivati a integrarsi nel gioco piΓΉ rapidamente possibile, questa Γ¨ una differenza e un vantaggio importante rispetto allo scorso anno.β
La voglia di pallacanestro dopo lβesaltazione del finale della passata stagione Γ¨ tanta, ma per le emozioni forti ci sarΓ ancora un mese da aspettare: per adesso godiamoci la crescita di questo nuovo gruppo, con lβobiettivo di arrivare pronti agli appuntamenti ufficiali.
Uff. stampa