Alla sesta partecipazione alla SuperCoppa italiana non arriva la terza finale per l’Umana Reyer che, pur lottando fino alla fine e dominando a rimbalzo (43-32 il conto finale, con un 17-4 nei rimbalzi offensivi), non riesce a sovvertire il pronostico contro l’EA7 Emporio Armani Milano (vittoriosa per 73-62), pagando la difficile serata al tiro (42,1% da 2, 21,7% da 3 e 57,7% ai liberi, nonostante la scelta del gioco interno avesse premiato, con i giocatori orogranata in lunetta il doppio delle volte, 26 contro 13, rispetto agli avversari).
Oltre a Wiltjer (problemi muscolari al bacino) anche Fernandez (coscia) è indisponibile, con Ennis, Munford, Parks, Simms e Kabengele nel primo starting five stagionale.
La condizione non ottimale di inizio stagione si vede nelle difficoltà al tiro: la partita che si sblocca dopo 1’30” e l’Umana Reyer, nonostante ottime costruzioni, trova il 7-2 solo al 3′ con Parks che inventa l’assist dietro la schiena per la schiacciata di Kabengele. Il centro canadese è il punto di riferimento e porta a casa rimbalzi offensivi (saranno 7 di squadra a fine quarto) e falli subiti, anche se poi manca la precisione dalla lunetta. Milano è avanti 13-2 al 5’30”, 18-6 al 7′ e 20-7 all’8’30” anche se, con un quintetto tutto italiano, la squadra di coach Spahija non molla e arriva al primo intervallo sul 20-12.
La falsariga dell’incontro non cambia nel secondo periodo, in cui continua la superiorità a rimbalzo dell’Umana Reyer (28-18 dopo 10′, con 14 offensivi per gli orogranata), a cui si unisce una maggiore intensità difensiva. Così, nonostante le triple non entrino (0/12 nel primo tempo), grazie al miglior ritmo offensivo gli orogranata limano punto su punto, concedendo ai campioni d’Italia solo un libero di Mirotic e una schiacciata di Nebo nei primi 6′ del periodo. Dal 23-20, un paio di palle perse veneziane rimettono però in partita l’EA7, che infila un parziale di 12-0 e, dopo il terzo fallo di Simms, tocca anche il +17, prima di rientrare negli spogliatoi sul 39-24.
Due novità nel quintetto iniziale dell’Umana Reyer (Moretti per Munford e Lever per Simms) a inizio ripresa, in cui, nonostante la prima tripla orogranata (di Ennis), Milano alza il livello difensivo e si porta sul 48-27 al 22’30”. Nella prima metà di periodo per gli orogranata, che continuano a lottare ma anche a sbagliare molto al tiro, arrivano ancora solo 2 liberi di Ennis, in una partita che, nella fase centrale del quarto, vede tanti errori e pochi punti su entrambi i fronti. Al 28’30” c’è un piccolo riavvicinamento (53-37), anche se l’EA7 risponde con il nuovo massimo vantaggio (59-37) e infine è avanti 59-40 all’ultimo mini intervallo.
Il carattere di un’Umana Reyer che non molla si traduce nell’iniziale 0-7 del quarto finale, con la panchina milanese al primo time out del match sul 59-47 al 32′. L’inerzia però non cambia: il break a cavallo dei due quarti arriva a 13-0 per la singola cifra di ritardo (59-50 al 33′) prima che Dimitrijevic sblocchi Milano, dando il via a un doppio botta e risposta con Casarin, che firma prima il -8 (61-53 al 33’30”) e poi il nuovo -9, anche se le individualità dell’EA7 ritrascinano la squadra di Messina sul 68-55 al 36′, con pronto time out di coach Spahija, uscendo dal quale la squadra dimostra di non mollare (68-59 al 37′). L’esperienza dei campioni d’Italia consente in ogni caso all’EA7 di entrare negli ultimi 2′ sul 71-59, con l’ultimo time out speso dalla panchina orogranata per provare il miracolo. Che comunque non riesce e finisce così 73-62.
EA7 Milano vs Umana Reyer 73-62 (20-12; 39-24; 59-40)
EA7: Dimitrijevic 14, Bortolani, Tonut 4, Bolmaro 5, Leday 10, Ricci 7, Flaccadori 5, Diop 3, Caruso, Shields 4, Nebo 8, Mirotic 13. All. Messina.
Umana Reyer: Tessitori 12, Lever, Munford 4, Casarin 10, Moretti 3, Ennis 7, Janelidze ne, Kabengele 9, Parks 4, Wheatle 5, Simms 8. All. Spahija.
Uff. stampa