Storia della pallacanestro in Italia: dal professionismo ai giorni nostri

Credits: Davide Aracri (Unsplash)

Quando si pensa alle principali discipline sportive, si suppone spesso che queste abbiano radici antichissime, addirittura risalenti alla vita nell’antica Grecia. E se ti dicessimo che la pallacanestro è uno sport nato da pochissimi decenni e, quindi, relativamente giovane? 

Il basket, nella forma e nelle regole in cui lo conosciamo oggi, nasce infatti nei primi decenni del XX secolo e nel nostro Paese ha cominciato a guadagnare popolarità soltanto tra gli anni ‘30 e ‘40. 

In effetti non è servito molto prima che questo iconico sport raggiungesse il successo di cui gode anche oggi. Perdipiù, il basket rappresenta una delle discipline su cui gli italiani scommettono di più dopo il calcio. Non stupisce che molti siti scommesse basket offrono promozioni mirate per gli appassionati del mondo della pallacanestro, come bonus di benvenuto, bonus freebet o semplici ricariche settimanali. 

Nell’ alimentare l’interesse dei nostri connazionali verso il basket, in effetti, non si può negare che il mondo del gioco virtuale e delle scommesse abbia sicuramente giocato un ruolo fondamentale. Curioso di sapere come questo sport sia letteralmente esploso nel nostro Paese? Vediamo insieme quali sono le principali tappe storiche che hanno reso la pallacanestro una delle discipline più amate dagli italiani. 

Le origini del gioco in Italia e la nascita della FIP

La nascita ufficiale del basket in Italia risale al 1917. Il gioco venne introdotto per la prima volta dagli americani della YMCA a Roma. Gli YMCA, il cui nome ti risulterà familiare grazie al celebre brano dei Village People, è un’organizzazione cristiana ecumenica il cui scopo è quello di fornire supporto ai giovani e alle loro attività. Con la nascita dei primi tornei ufficiali, le società sportive cominciarono ad interessarsi in maniera sempre più approfondita a questo sport. 

Nel 1921, infatti, nacque la FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) che creò un regolamento del gioco e nel 1922 organizzò il primo campionato nazionale maschile. Tra gli anni ‘30 e ‘40 ci fu un vero e proprio punto di svolta, con la nazionale italiana che partecipò al primo campionato europeo promosso dalla FIBA. Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, in particolare, emersero due club che ancora oggi godono di strepitoso successo in Italia: l’Olimpia Milano e il Virtus Bologna. 

Il boom degli anni ‘60 e ‘70 

In questo periodo storico, la pallacanestro conobbe una crescita fortissima, soprattutto grazie all’evoluzione dei sistemi di comunicazione di massa come la televisione. La Serie A italiana, anche in Europa, divenne un campionato di riferimento in grado di attirare atleti di talento e tecnici da tutto il mondo. 

Probabilmente anche tu avrai sentito spesso parlare della figura di Nello Paratore, un tecnico che riuscì, tra il 1957 e il 1968, a portare la nazionale italiana a raggiungere importantissimi traguardi in ambito internazionale. Grazie al suo contributo, nei decenni avvenire l’Italia poté effettivamente considerarsi tra le principali potenze cestistiche europee  

Il professionismo e i successi internazionali 

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Con l’introduzione del professionismo, la pallacanestro italiana vide un ulteriore incremento dell’attenzione mediatica e della competitività tra i vari club. Negli anni ‘80, infatti, squadre come Virtus Bologna, Benetton Treviso e Olimpia Milano cominciavano a distinguersi a livello europeo, conquistando numerosi trofei internazionali. 

Proprio nel 1980, infatti, gli azzurri riuscirono a conquistare l’argento nel corso delle Olimpiadi tenutesi a Mosca. Nel 1983, peraltro, la nazionale italiana vinse il campionato europeo, dopo aver battuto la Spagna in una finale densa di emozioni. 

A distanza di poco più di una decina d’anno, nel 1999, la nazionale azzurra si distinse nuovamente in Europa portando a casa un altro trofeo, sbaragliando sia la temuta Jugoslavia in semifinale che la Spagna alla finale del torneo. 

Capirai bene che, con una tale serie di successi, la disciplina cominciò ad essere sempre più apprezzata. E ancora oggi il basket rappresenta uno degli sport più seguiti in assoluto, ovviamente subito dopo il calcio, con un trend di interesse che segna percentuali positive anno dopo anno. 

Ti basta pensare che, soltanto dal 2018 al 2023, i fan della disciplina sono cresciuti di più del 50%  

La situazione oggi 

Credits: Davide Aracri (Unsplash)

Dal 1917 fino ad oggi, insomma, molte cose sono cambiate nel mondo della pallacanestro italiana. Come hai letto poco fa, il livello di competitività delle squadre italiane è aumentato in maniera significativa, il che ha portato addirittura alcuni cestisti azzurri a raggiungere il blasonatissimo campionato NBA americano. Team come l’Olimpia Milano o il Virtus Bologna, tuttavia, continuano a mantenere salda la loro supremazia in classifica. 

Stando al Power Ranking pubblicato dalla FIBA, la nostra nazionale si posiziona al settimo posto tra le squadre più forti in ambito internazionale. Il team degli azzurri, guidato dal tecnico Pozzecco, ha guadagnato una posizione in più rispetto al report precedente, mentre Australia e Slovenia calano rispettivamente di tre e quattro posizioni. In cima alla classifica, ovviamente siede l’America, seguita immediatamente dalla Germania. 

Se pensi che, per quanto riguarda l’area europea, l’Italia si trova soltanto sotto Spagna, Francia e Germania, puoi comprendere che la nostra nazionale si difende piuttosto bene. I risultati lasciano ben sperare anche per il futuro, e sarà interessante osservare come si comporterà il team durante il prossimo mondiale 2027 in Qatar. 

Aldilà dell’ambito internazionale, tuttavia, ci si augura che a questa disciplina si dia la giusta dignità anche nei territori regionali e provinciali, dal momento che in alcune regioni le strutture adibite al basket non sono all’altezza o addirittura non esistono. 

Uno sport che guadagna sempre più punti 

In poco più di un secolo, il basket in Italia ha attraversato numerose e differenti fasi, evolvendosi di pari passo con i cambiamenti sociali e culturali del paese. È senz’altro motivo di grande orgoglio notare quanti traguardi e successi abbiano raggiunto i cestisti italiani nel corso della storia. Se pensi, inoltre, che lo stivale si posiziona tra le prime 7 squadre più forti in tutto il mondo, puoi capire che i nostri atleti hanno sicuramente la stoffa per distinguersi in ambito internazionale. 

Ancora pochi, tuttavia, i trofei portati a casa fino a questo momento. Da questo punto di vista, i prossimi mondiali in Qatar saranno un importante banco di prova per testare la qualità e la determinazione degli azzurri. Fa molto piacere, però, constatare che gli appassionati di basket nel nostro Paese siano sempre di più. E questo trend positivo di crescita non sembra affatto destinato ad arrestarsi nei prossimi anni.