Auxilium Cus Torino, la risposta a www.forlibasket.it

Alcune parole rilasciate dal giornalista in merito alla partita disputatasi fra piemontesi e romagnoli non sono di certo passate inosservate nell'entourage universitario. Ecco la pronta risposta del Cus.

Leggiamo con gran dispiacere e pari disappunto dal sito www.forlìbasket.it una cronaca dell’incontro disputatosi il 26 settembre scorso al PalaCUS di Torino e valido per la prima giornata del girone A di serie B tra l’Auxilium CUS Torino Basketball e la Pallacanestro Forlì 2015,  che richiede alcune precisazioni, da cui contiamo emergano spunti di riflessione per la redazione del sito che l’ha pubblicata, ed in particolare per il signor Riccardo Romualdi che ha firmato l’articolo dal titolo ‘Forlì sculaccia i bambini’

Riteniamo numerose affermazioni contenute nell’articolo profondamente irrispettose nei confronti della tradizione e della cultura sportiva del CUS Torino, su cui certamente il redattore avrebbe dovuto quanto meno informarsi prima di esprimere giudizi nel merito così gravi ed irriguardosi.

Da pochi giorni il CUS Torino è stato insignito dalla Federazione Italiana Pallacanestro di una onorificenza per i suoi 55 anni di affiliazione. Il prossimo anno il CUS Torino festeggerà i 70 anni di attività. Da soli questi due elementi avrebbero dovuto indurre il Sig. Romualdi a maggior cautela e a maggior rispetto.

Ma il signor Romualdi si è spinto ben oltre, giudicando strutture e situazioni che non conosce, con affermazioni di gratuita offensività. Come offensiva suona la frase relativa alla gratuità dell’ingresso alla gara concesso al pubblico.

E poi pure le affermazioni, al limite del diffamatorio, nei confronti dei ragazzi dell’Auxilium CUS Torino Basketball, che hanno dimostrato sul campo di essere di ben alta cifra tecnica e morale rispetto a chi nel caso è stato chiamato, con evidente scarsissima professionalità deontologia e buon senso, a giudicarne le gesta.

Peccato davvero che una bella partita, corretta, giocata con grande fair play, combattuta ben oltre il limite di qualunque aspettativa, venga ridotta al pubblico ludibrio in maniera così maleducata e becera. Non lo meritavano i ragazzi di Arioli, non lo meritavano Garelli e la sua squadra, non lo meritavano i tifosi venuti da Forlì a sostenere la loro formazione e che sono stati di correttezza esemplare, ma soprattutto non lo meritava il CUS Torino, Società che ha l’onore di essere la polisportiva italiana con il maggior numero di iscritti e di Sezioni agonistiche in questo momento in attività in Italia, esempio di come, secondo quanto sostenuto a più riprese anche dal Presidente del Coni Malagò, i valori universitari del fair play e della sportività possano abbinarsi a quelli della competitività, dell’agonismo, della formazione accademica e della cultura.

Il CUS Torino si riserva di agire presso le sedi opportune nell’ottica di tutelare la propria immagine.

Ci dispiace inoltre leggere alcune considerazioni fuorvianti apparse sul sito della Pallacanestro Forlì 2015 a corredo della cronaca dell’incontro. L’assenza delle condizioni richieste per l’effettuazione della diretta streaming audio della partita era stata preannunciata con sufficiente margine ed era nota alla Pallacanestro 2015 Forlì, mentre la sospensione per qualche minuto del servizio delle statistiche, evento mai verificatosi in 4 stagioni di serie B e nelle precedenti di serie C, non è assolutamente imputabile al nostro gruppo di scout, che peraltro si è comportato da manuale avvisando in tempo reale la Lega del disservizio legato con ogni probabilità ad un problema del software.

Infine, ci permetta la Società Pallacanestro Forlì 2015, ma la frase relativa all’illeggibilità dei nomi dei nostri ragazzi, assolutamente inutile ai fini del racconto della partita, suona come irriguardosa per non dire denigratoria.