Maurizio Zuppi (Geoclima Fogliano): “Abbiamo affrontano una corazzata”

Il tecnico isontino legge l'esordio dei suoi ragazzi, analizzando le motivazioni della sconfitta con il Breg e lodando Davide Dreas.

Il tecnico dell'Aibi Fogliano, Maurizio Zuppi.

Debutto amaro per la Geoclima Fogliano, battuta dal Breg nel basket day di San Giorgio di Nogaro al termine di una partita dai due volti. Bene la squadra isontina nei primi 20’, con un approccio positivo al match, difesa intensa e attacchi in velocità. Il massimo vantaggio è stato toccato sul 28-20 con Deana, al riposo Geoclima avanti 34-29.

Altra musica nel terzo quarto, Carra sale in cattedra e propizia il sorpasso del Breg, che concede appena 9 punti alla Geoclima. Isontini a -10 alla terza sirena e costretti a rincorrere, ma un buon Dreas non basta: ci pensa Cigliani a tenere a distanza l’Aibi sino al +13 finale.

Il tecnico isontino Maurizio Zuppi rilegge così l’esordio: «Nei primi venti minuti siamo andati bene, peccato perché potevamo e dovevamo andare al riposo con un vantaggio più cospicuo se non avessimo sbagliato alcuni canestri da sotto e perso qualche pallone di troppo. Nel terzo quarto la loro zona e la loro fisicità hanno fatto la differenza, in più Carra ha fatto vedere tutto il suo valore. A ogni modo anche quando siamo finiti sotto ho visto carattere e volontà. Mi spiace, nel finale, aver fallito il tiro del -7 e preso la tripla del -13, in ottica differenza canestri ogni dettaglio è importante».

Tre, secondo Zuppi, i motivi della sconfitta maturata nel secondo tempo: «Il primo è che abbiamo affrontato una vera corazzata. Il secondo – prosegue Zuppi – è che non abbiamo ancora autonomia fisica per 40’ e su questo ovviamente dovremo allenarci. Il terzo è che inconsciamente abbiamo la testa ancora alla finale dell’anno scorso, credo che questa battuta d’arresto possa farci tornare coi piedi per terra. Come un anno fa, per crescere c’è solo un metodo: lavorare sodo in palestra».

Un plauso, infine per Davide Dreas: «Solitamente non parlo dei singoli, ma faccio un’eccezione. “Dade” è stato concreto sia in difesa, specie a rimbalzo, che in attacco».