Rucker San Vendemiano, la “bestia nera” dell’Ardita Gorizia

Gli isontini non riescono a superare la squadra veneta, che nelle ultime sei sfide ha sempre avuto la meglio.

Giù il cappello davanti ai Rucker San Vendemiano, che passano al palaBigot con pieno merito mettendo in mostra tutto il proprio potenziale: talento, intensità, profondità di panchina, meccanismi offensivi oliati quasi a perfezione e una batteria di lunghi pericolosi tanto da sotto quanto da fuori.

L’Ardita ha provato a mettere i bastoni fra le ruote ai biancorossi, che fra le altre cose sono la bestia nera dei goriziani (sconfitti sei volte nelle ultime sei sfide), ma il gap tra le due squadre è parso evidente.

Gorizia ha rilanciato Manservisi, Rucker senza l’ex Pienne Varuzza. Il 5-2 iniziale dei biancoblu si è rivelato illusorio, Sanve ha subito impresso il proprio ritmo alla partita, volando prima sul 5-14, poi sul 15-26.

Gli 11 punti di scarto del primo quarto si sono rivelati una salita troppo ripida da risalire per l’Ardita, come testimoniano i parziali dei quarti successivi. Colpita a ripetizione dall’ottimo Rossetto (17-31 al 12’), Gorizia ha avuto una fiammata a metà secondo quarto con le triple di Nanut e Casagrande (28-36), salvo scivolare a – 19 (28-47) sotto i colpi del già citato Rossetto e Bertolo.

Break e controbreak sono stati la costante peril prosieguo della partita. Nel finale di secondo quarto, i locali si sono affidati alla zona ottenendo un parziale di 8-0 che ha ridato speranze per la seconda metà di gara, in cui però la rimonta è rimasta incompiuta.

L’Ardita ci ha creduto a fine terzo quarto, quando Mucic prima ha costretto Barzan a commettere quarto e quinto fallo in 30”, poi ha sganciato la bomba del 55-65. La coppia Rossetto-Carlesso ha confezionato il 12-0 che ad inizio di quarta frazione ha spinto -20 (55-75) gli isontini, bravi a non tirare i remi in barca e tenere viva la gara riportandosi a -12 (63-75) con 6’20” da giocare grazie a una difesa finalmente intensa.

Dopo aver fallito per due volte il tiro del possibile -10, Gorizia ha dovuto alzare bandiera bianca: tre falli in difesa (due a rimbalzo) e un tecnico alla panchina sono costati uno 0-4 in 30”, preludio al -18 (63-81) siglato in contropiede da Bovolenta a 3’37” dalla sirena su cui sono partiti i titoli di coda.

Coach Giovanni Busolini rilegge così la partita: «Il gap tecnico-tattico che ci separa da San Vendemiano andava colmato giocando una partita di grande energia, che sono convinto abbiamo, ma non ci siamo riusciti. Merito ai Rucker, squadra che pratica un basket molto organizzato, mentre noi abbiamo cercato senza fortuna di trovare soluzioni per ovviare alle soluzioni più congeniali per loro. L’aspetto positivo della serata è che dal secondo quarto in poi abbiamo tenuto botta, vincendo il parziale del secondo tempo. Troppi, però, gli 89 punti subìti in casa».

Domenica l’Ardita sarà ospite dell’Orange1 Eme Bassano, con palla a due alle 18 al pala Angarano di Bassano del Grappa.

ARDITA GORIZIA-RUCKER SAN VENDEMIANO 80-89 (15-26, 36-47; 55-67)

ARDITA GORIZIA: Manservisi 7, Polvi 3, Casagrande 16, Fornasari 2, Marcetic 13, Nanut 15, Mucic 24, Coco. Non entrati: Cipolla, Bressan, Colmani e De Caro. Coach Busolini.
RUCKER SAN VENDEMIANO: Bovolenta 7, Rossetto 21, Carlesso 17, Bertolo 6, Masocco 12, Pin Dal Pos 11, Muner 13, Barzan 2. Non entrati: Defaveri e Bastianel. Coach Volpato.

Arbitri Brocca e Fior di Venezia.
Uscito per 5 falli: Barzan.

Ufficio stampa Us Ardita Gorizia – Giuseppe Pisano