Broetto Virtus Padova, non basta il cuore sul campo di Varese

Solo nelle palle perse (19 ufficiali, 24 reali) Padova è peggio di Varese. Ottima la prova di un ritrovato Mabilia.

 

La crescita della Broetto continua e nonostante l’assenza del suo faro (Leo Busca) la squadra di coach Friso obbliga la capolista Varese ai miracoli per riuscire a mantenere imbattuto il suo campo di gioco. I miracoli sono ovviamente opera del traumaturgo varesino più conosciuto nelle minors, si chiama Federico Bolzonella che, rimesso in campo da coach Passera nel finale del match, prende per mano la sua squadra sul 61 a 60, quando l’ennesima rimonta dei virtussini sembra ormai destinata a finalizzarsi. Il suo show inizia recuperando un pallone che infila a canestro nell’attacco successivo e in questi 6’ conclusivi segna 11 degli ultimi 14 punti che portano la Coelsanus al successo sul filo di lana.

Sia chiaro, Varese ha sudato freddo nel finale ma ha condotto la partita per quasi tutti i 40 minuti e la Broetto pur impattando più volte il risultato nel terzo e nell’ultimo quarto, è stata avanti solo in un’occasione alla metà del secondo tempino (21-24 il massimo margine) quando riusciva a completare la rincorsa iniziata dopo i primi 3 minuti di gioco quando, commettendone di tutti i colori e perdendo quattro palloni di seguito, consentiva a Varese facili contropiedi e un parziale di 9 a 0 che sembra attestare l’abisso esistente tra la testa e la coda della classifica.

Si è trattato di un’altra partita appassionante in cui alla fine ai virtussini, come nelle due partite precedenti, restano mille rimpianti e recriminazioni. La classifica li vede sul fondo ma con poco di più, diciamo anche solo con le presenze di Canelo a Firenze, di Mabilia con Crema e di Busca questa sera, la prospettiva potrebbe essere ben diversa.

“Siamo andati sotto anche di 10 – analizza la partita guardando le statistiche coach Friso –  ma abbiamo sempre rimediato, abbiamo lottato come leoni e da questo punto di vista non ho nulla da recriminare ai ragazzi. Purtroppo però alle fiammate abbiamo fatto sempre seguire grandi sciocchezze, palle perse, tiri sbagliati da sotto, soffriamo di amnesie, e in questo modo i nostri grandi sforzi non vengono ripagati e non troviamo l’entusiasmo, la benzina necessaria per rigenerarsi dalle fatiche.”

L’orizzonte appare comunque meno scuro rispetto alle settimane passate.

“Abbiamo fatto un deciso passo avanti, soprattutto nel ritmo. Siamo cresciuti e questa sera abbiamo giocato al loro ritmo per 30’ ma abbiamo constatato che non è sufficiente, per vincere dobbiamo riuscire a giocare a queste velocità per tutta la durata della partita.”

Anche sulle prestazioni individuali ci sono evidenti segni di miglioramento, in particolare qui a Varese si sono rivisti a buoni livelli anche Mabilia e Sabbadin.

“Alberto Mabilia ci ha dato ritmo e così non abbiamo avuto i problemi di domenica con Crema. Nonostante lo abbiamo recuperato solo per gli ultimi due allenamenti è stato decisamente il più efficace della nostra squadra. E’ andato bene anche Filippo Sabbadin, ordinato in attacco e leonino in difesa, nei tanti nostri recuperi ha sempre svolto un ruolo fondamentale.”

Per chiudere il coach sembra rinfrancato e fiducioso. “Ci siamo battuti sempre e lo abbiamo fatto tutti, ormai basta un passetto in più e potremo dire di aver superato il rodaggio e di essere diventati realmente una squadra di questo nuovo campionato dove l’intensità e la fisicità, soprattutto delle guardie, è tutt’altra cosa dalla serie C.”

Robur Varese – Broetto Virtus Padova   75-72

Coelsanus Varese: Bolzonella 26, Santambrogio 18, Innocenti 4, Matteucci 8, Castelletta 3, Rovera, Sabbadini 10, Maruca 6, Lenotti, Moali. All. Passera
Broetto Virtus Padova: Salvato 9, Canelo 12, Schiavon, Crosato 9, Tuci 6, Mabilia 16, Cecchinato, Contin 6,  Sabbadin 6, Lazzaro 8. All. Friso, Primon, Pomes.

Parziali: 19-14, 18-17 (37-31), 19-18 (56-49), 19-23 (75-72)