Alberto Ganis, dagli USA a Tarcento con la stessa grinta

L'ala classe 1990 che ha studiato negli USA ha fatto la differenza nello scontro con Oderzo: 22 punti e 8 rimbalzi, una bella addizione per i biancoverdi di Andriola.

Alberto Ganis (Tarcento) a canestro contro Oderzo.

Torniamo puntuali con il nostro appuntamento del martedì, dedicato al quintetto ideale della settimana: andiamo come di consueto a vedere i nomi “caldi” che nell’ultimo weekend cestistico regionale si sono fatti valere.

PLAYMAKER: Gianluca Marchetti (GSA Apu Udine) ha letteralmente dominato in cabina di regia nel confronto fra Udine e Urania Milano. Classe 1993, è arrivato in estate alla corte di Lino Lardo ed ha subito mostrato le ragioni per cui in questi anni ha militato in categoria superiore; contro la formazione meneghina, Marchetti ha collezionato 13 punti in 27 minuti, giocando come un vero e proprio leader: capacità di far girare i propri compagni, ma anche di mettersi in proprio, riuscendo spesso ad andare a canestro con precisione. Alla fine, per lui, un buon 4/8 da due, 1/3 nelle bombe e 2/2 ai liberi, condito da 6 rimbalzi e 2 assist.

GUARDIA: Marco Grimaldi (OFM Lussetti Servolana) è un po’ l’uomo derby del confronto tra Servolana e Don Bosco Trieste. Passato in estate dal Breg alla compagine rossonera, ha portato le sue caratteristiche in quel di Altura, al servizio di coach Bartoli: tiri da fuori, tagli dal lato debole, rimbalzi offensivi, questo è “Grimaldi senior” e il Don Bosco ha certamente pagato nel confronto diretto. Venti punti a referto per lui, che è il più classico dei giocatori silenziosi ma che sa rendersi utilissimo anche quando non riesce a segnare, recuperando palloni o difendendo alla morte. L’infortunio al ginocchio è oramai dimenticato e, a 29 anni, si tratta di un elemento nel pieno della sua maturazione cestistica: la Servolana ha decisamente fatto un bell’acquisto.

ALA PICCOLA: Sasa Malalan (Jadran Trieste) è la miglior ala piccola della settimana. Non tanto perchè ha segnato più del solito, contro l’Unione Basket Padova, ma per l’impatto generale che questo giocatore porta sul campo, sia a livello offensivo che difensivo. 195 centimetri, ventisei anni, è una delle pedine di riferimento della squadra carsolina perchè è il collante fra reparto esterni e lunghi: contro la squadra veneta, oltre a segnare 13 punti con 3/5 da due, 2/4 da tre e 1/2 in lunetta, ma anche agguantato 4 rimbalzi, servito 2 assist e recuperato la bellezza di 9 (nove!!!) palloni. Se non sono cifre da “mister utilità” queste…

ALA FORTE: menzione d’onore per Alberto Ganis, il “marine” della Fluid System 80 Tarcento. Il giocatore ex Corno di Rosazzo è rientrato dagli Stati Uniti e sembra davvero aver guadagnato molto dall’esperienza a stelle e strisce: anche contro Oderzo, un team che a livello di fisicità e centimetri può mettere in difficoltà chiunque, ha mostrato che può fare la differenza senza problemi, risultando importantissimo a livello di presenza dentro l’area. Il suo tabellino personale parla di 22 punti (8/15 da due, 6/8 ai liberi) e 8 rimbalzi: certo, non sarà alto come Raminelli o Basei, ma il confronto diretto lo ha vinto lui.

PIVOT: Simone Macaro, ovvero l’uomo che fa la differenza. Il centro “undersize” della Calligaris Corno di Rosazzo è certamente il giocatore che, assieme a Tonetti, è più determinante per le sorti della compagine seggiolaia. Il suo rientro in campo, dopo una giornata d’assenza, ha sbilanciato il confronto fra Corno e Montebelluna verso i friulani. Il perchè è presto detto e si spiega con le cifre: 19 punti, giocando vicino e lontano da canestro (7/13 da due, 1/1 da tre, 2/2 ai liberi), ma anche 6 rimbalzi. Lorenzetto, avversario diretto, è uscito per raggiunto limite di falli dopo 22 minuti di gioco: una ragione ci sarà e si chiama Simone Macaro.

SESTO UOMO: lo inseriamo come sesto uomo pure se nell’Alba Cormons è un titolare inamovibile. Matteo Franco, pivot di 204 centimetri classe 1982, in estate ha deciso di passare dalla C Gold alla Serie D per un interessante progetto della società cormonese, nella quale ha ritrovato un vecchio compagno di giochi come Alberto Coceani: il lungo ex Falconstar, in questa categoria, è assolutamente un giocatore dominante per le braccia lunghe e la capacità di segnare sia spalle che fronte a canestro. Lo ha capito fin da subito la Dinamo Gorizia, che ha subito 20 punti da “Frank” e non ha trovato modo di arginarlo dentro al pitturato.

COACH: Dean Oberdan (Bor Radenska Trieste) è il coach della settimana, se non altro perchè la sua squadra si è aggiudicata il derby della comunità slovena. Al PalaKlabjan di Dolina, Basile e soci hanno messo sul piatto una grinta invidiabile, sovvertendo ogni pronostico e riuscendo a segnare anche 80 punti, con le doppie cifre di Scocchi, Crevatin, Marchesan e Basile. Una prova corale, che ha lasciato a bocca asciutta il Breg dei grandi nomi e, dopo due giornate, regala la vetta della classifica al sodalizio di Strada di Guardiella.