L’ex giocatore americano Nate Huffman, che ha trascorso la maggior parte della sua carriera professionistica in Europa ed ha vinto una Suproleague FIVA con il Maccabi Tel Aviv, è venuto a mancare nella giornata di giovedì, all’età di quarant’anni appena.
Huffman aveva annunciato a fine settembre, in un’intervista al sito web israeliano Sport5.co.il, di avere un cancro in fase terminale e che la sua condizione era irreversibile.
Centro di 216 centimetri, si è laureato nel 1997 e, dopo una stagione in CBA, è arrivato in Europa nel 1998 con gli spagnoli del Baloncesto Fuenlabrada.
Le sue performance con il team di Madrid hanno catturato l’attenzione del Maccabi Tel Aviv, che lo ha firmato l’anno successivo e lo ha visto vivere il suo miglior momento da professionista.
Huffman ha guidato la corazzata di Israele a una “campagna” dominante nella Suproleague del 2001, guadagnandosi il titolo di MVP stagionale con una media di 17.5 punti e nove rimbalzi a partita.
Il centro americano ha anche festeggiato i titoli di campionato e coppa israeliana in ognuna delle sue tre stagioni al Maccabi.
“Il Maccabi Tel Aviv Basket Club si addolora profondamente per la scomparsa di Nate Huffman, uno dei più grandi giocatori del club e una persona meravigliosa”, così il club israeliano ha scritto sul suo profilo Twitter nella giornata di giovedì.
Impressionati dal suo successo in Europa, i Toronto Raptors hanno offerto ad Huffman il suo primo contratto NBA nel 2003, ma un infortunio al ginocchio lo limitò a solo sette presenze, prima di separarsi con la franchigia canadese già nel gennaio del 2004.
Huffman ritornò in Europa e fece un ultimo tentativo di rilanciare la sua carriera alla Scavolini Pesaro, che aveva come capo allenatore Sasha Djordjevic, ma non è mai riuscito a giocare in Italia ed è stato costretto a ritirarsi prematuramente dal basket.
Dopo il suo pensionamento, Huffman ha fondato insieme all’ex Constantin Popa un camp di basket internazionale per i bambini in Israele.
