Marco De Simon… “dica trentatrè”: la gioia della Blue Service

Il giocatore di Musiello infila ben 33 punti contro la Lussetti Servolana e fa tornare alla vittoria la Blue Service.

Marco De Simon, micidiale contro la Servolana.

Siamo a martedì e ovviamente non può mancare l’appuntamento con il quintetto ideale della settimana, la rubrica che va ad analizzare nel profondo le prestazioni di coloro che si sono messi maggiormente in luce nel weekend cestistico regionale. Andiamo a vedere chi si è meritato la citazione questa volta.

PLAYMAKER: sicuramente il miglior playmaker dell’ultimo weekend è Marco De Simon, il folletto della Blue Service Fagagna. Non aspettatevi un regista ragionatore, infatti “Molly” è più un play/guardia che un play puro, ma ha doti realizzative davvero incredibili: quando prende ritmo è inarrestabile in C Silver e di questo ne ha fatto le spese la Servolana, che si è vista segnare 33 punti in faccia dal fuoriclasse di Musiello. Un giocatore che ha nel suo passato anche dei campionati in categoria superiore, ma che ha trovato nel Collinare la sua dimensione ideale: la squadra di Musiello gioca un basket che è proprio il suo, caratterizzato da alti ritmi specialmente in attacco. Contro la Lussetti, De Simon ha cominciato con quattro triple a segno e 15 punti complessivi nel primo periodo, mettendo un’impronta decisiva sulla partita.

GUARDIA: il “2” ideale della settimana è Michael Puto, il folletto della Geatti Basket Time Udine. Dopo un 2014/2015 nel quale è stato il traghettatore dei “canarini” udinesi dalla Serie D alla C Silver, non ha affatto avvertito il salto alla categoria superiore e sta dimostrando a tutti di poter valere questo campionato, recitando un ruolo da protagonista. Nella partita contro San Daniele del Friuli recitava la parte dell’ex, in questo frangente del “velenoso ex”: si, perchè “Mike” (185 cm, 1989) non solo ha segnato 19 punti in una gara dove la Geatti ha recuperato dodici punti di svantaggio nell’ultima frazione, ma ha pure messo in fondo alla retina il tiro decisivo, quello che allo scadere del match ha dato la vittoria 58-60 alla formazione di Luca Di Leo. Solo applausi per lui.

ALA PICCOLA: come non citare l’eterno Marco Benigni? Il trentaseienne capitano della Energy Lab Falconstar Monfalcone sta vivendo una seconda giovinezza e, in C Gold, può ancora fare la differenza come dimostrato nel derby contro Tarcento. Oltre alla solita difesa dura ed efficace, unita all’attenzione per il lavoro oscuro e le giocate di sacrificio, Benigni si è pure messo in luce con la presenza in attacco: 3/6 da tre punti per lui, con un complessivo 11+11 alle voci “punti” e “rimbalzi”, senza poi dimenticare i 4 assist serviti ai compagni. Un elemento che può ricoprire più ruoli e che è un leader grazie all’esempio, senza mai alzare la voce: la Falconstar Monfalcone può dormire sonni tranquilli finché c’è Benigni in campo.

ALA FORTE: lo inseriamo come ala forte, pure se nello Jadran Trieste ricopre spesso anche lo spot di “5”. Stiamo parlando di Carlo De Petris, sicuramente il personaggio più “impegnato” del weekend cestistico regionale: perchè diciamo questo? Perchè la sua squadra affrontava il Basket Oderzo, ovvero il team che schiera dentro al pitturato la coppia Basei – Raminelli, 416 centimetri combinati. De Petris, però, non si è tirato indietro ed anzi ha confezionato una prova tutta qualità, con venti punti segnati (7/11 da due, 6/6 ai liberi) e quattro rimbalzi catturati. Certo, magari non sarà un pivot puro o robusto, ma è un duro e non ha mancato di far assaggiare i suoi gomiti agli avversari: con il tempo, questo lungo del 1992 è diventato una pedina fondamentale delle rotazioni carsoline.

PIVOT: quando serve, lui c’è sempre. Matias Ezequiel Principe (Vis Spilimbergo) è proprio il tassello che mancava alla formazione mosaicista, ovvero un giocatore intenso che potesse occupare il pitturato con i gomiti e l’ardore agonistico: e l’oriundo argentino classe 1985 risponde alla perfezione a questo identikit, visto che si tratta del classico lungo operaio, dedito alla difesa ed alla lotta ai rimbalzi. Lo ha dimostrato pure contro Arzignano, dove ha concluso con una “doppia doppia” da 15 punti e 11 carambole catturate: si, lui che non è un realizzatore ha comunque trovato il modo di andare a referto in doppia cifra con un complessivo 3/7 da due, 1/1 nelle bombe e 6/9 ai liberi, in quasi 37 minuti di permanenza sul parquet.

SESTO UOMO: menzione speciale per Stefano “Cana” Babich, tiratore del Sokol Aurisina; la sua squadra ha vinto 75-71 contro Perteole in una partita all’arma bianca e questo giocatore di 194 centimetri e trentasei anni ha mostrato la sua caratteristica migliore, ovvero il tiro dalla lunga distanza. Babich si è costruito una carriera da professionista in giro per l’Italia proprio grazie alla mano rovente dall’arco ed anche oggi che è più vicino agli “anta” che agli “enta” rimane sempre un pericolo: 23 punti con 7/11 nelle triple contro i malcapitati friulani, che non hanno saputo trovare rimedio all’ispirazione del veterano di Vatovec.

COACH: la menzione come coach della settimana non può non andare a Claudio Ardessi, tecnico della Us Goriziana. “Caio”, figura storica della pallacanestro nel capoluogo isontino, è da tempo alla guida del team presieduto da Roberto Rosso e proprio nell’ultimo weekend cestistico ha ottenuto una vittoria importante, più per un significato spirituale che per quello tecnico. La Us Goriziana ha infatti battuto la Dinamo Gorizia nel sentitissimo derby, con un perentorio 82-55: al PalaBrumatti, grande affluenza di pubblico, ma è stata la squadra di Ardessi a dominare dal primo all’ultimo minuto, con un +27 finale che rende bene l’idea del potenziale dei biancorossi. Con giocatori come Giacomo Rosso, Mocnik e soprattutto “Nello” Laezza, quest’anno ci sarà da divertirsi.