Todor Radonjic (Stella Azzurra Roma): “Puntiamo sulla vittoria casalinga”

Il giocatore montenegrino sta compiendo una grande evoluzione tecnica a livello di ruolo e, nel frattempo, con i suoi 18 anni è uno degli elementi più maturi della squadra.

Todor Radonjic in palleggio: sta avendo un'evoluzione importante a livello tecnico.

Sabato 31 ottobre la Stella Azzurra Roma tornerà a giocare all’Arena Altero Felici per la gara casalinga della sesta giornata del girone C del campionato nazionale di Serie B, l’avversaria dalle ore 18 sarà la Mastria Vending Catanzaro (ingresso gratuito). La formazione nerostellata di Germano D’Arcangeli viene dalla sconfitta in casa della Cesarano Scafati (79-63), mentre i calabresi del coach Orlando Pullano arrivano dal netto successo interno contro il Computer Gross Empoli (65-52). In classifica Catanzaro è più sopra di un gradino con la sua sesta posizione a quota 6 punti, due in più rispetto agli stellini attualmente in nona piazza.

RADONJIC Con la sua data di nascita, 1° aprile 1997, è il “grande vecchio” della Stella Azzurra. Quell’appellativo per uno che ha 18 anni e mezzo può in effetti sembrare un pesce d’aprile ma è in realtà uno dei tanti record che la squadra stellina sta abbattendo in questa stagione. E da capitano del roster Todor Radonjic offre il suo autorevole punto di vista sui pesanti break negativi che la squadra ha subito nelle ultime due sconfitte con Napoli e a Scafati, intervallate dal bel successo interno su Scauri: “Il problema è stato che ogni volta in cui siamo andati sotto nel punteggio abbiamo subito pensato “questa è una partita persa”, dimostrando coi fatti che non avevamo tanta voglia di vincere. Visto che siamo una squadra giovane abbiamo tempo per migliorare questo difetto, credo e spero che impareremo a continuare a giocare anche quando non va tutto bene”, esorta l’ala piccola nerostellata. Con Catanzaro bisognerà pertanto evitare di ricadere nell’errore, se la situazione di svantaggio si dovesse ripresentare: “Abbiamo cominciato a preparare la gara contro Catanzaro già da lunedì scorso, principalmente stiamo lavorando in difesa contro di loro perché in difesa si vincono tutte le partite. Giochiamo in casa nostra e dobbiamo puntare su questi due punti casalinghi, perché poi quando andremo giù da loro sarà molto più difficile”.

ESEMPIO In settimana “Tosho” ha iniziato, come parecchi dei suoi compagni di squadra, anche il campionato Under 20 Eccellenza, partito col successo interno sul Perugia Basket (61-55). A livello di giovanili la sua esperienza di campionati senior può fare la differenza: “Visto che sto da 4 anni alla Stella Azzurra, che sono il più grande e anche il capitano, tutto questo mi dà un ruolo di maggiore responsabilità. Cerco di aiutare i compagni più piccoli che non hanno tanta esperienza di stare sul campo, li aiuto a giocare a basket”.

OBIETTIVO-PLAYOFF Radonjic mira in alto come ambizioni stagionali: “Noi stiamo puntando a centrare i playoff e secondo noi ci riusciremo perché giochiamo come una vera squadra senior. Essendo una rosa estremamente giovane qualcuno può essere portato a sottovalutarci, ma se è vero che siamo giovani è vero allo stesso tempo che siamo anche esperti, a modo nostro: in diversi giocatori abbiamo vinto l’anno scorso lo scudetto U19 e siamo in grado di giocare contro tutte le avversarie di questo campionato”, proclama il capitano.

FUTURO Arrivato in Italia dal Montenegro dopo essere cresciuto in una squadra di Podgorica che, segno del destino, si chiamava Stella Azzurra, nazionale giovanile del suo Paese, il 2.01 slavo il suo futuro ce l’ha chiaro in mente: “La Stella Azzurra mi ha aiutato moltissimo nel mio percorso di diventare un giocatore professionista e nel mio futuro mi vedo giocare ad un livello più alto, in Serie A, magari in Eurolega, ma il mio sogno è anche andare a giocare in America, non si sa mai”. Per aiutarlo a riuscirci coach D’Arcangeli lo sta allontanando dall’area dei tre secondi: “La scorsa stagione giocavo spesso da “4”, quest’anno invece ho cambiato ruolo, sto giocando più da esterno ed a volte mi trovo in difficoltà a trattare il pallone, per cui l’aspetto che devo migliorare di più è il mio ball-handling. Invece le mie grandi armi sono il fisico e il tiro da fuori, fondamentale quest’ultimo dove credo di avere già una buona confidenza”. Il suo 40% da tre nelle prime 5 partite (8/20, per 9.6 punti+4.8 rimbalzi in 27.8′ per gara) gliene sta dando una discreta conferma.