La Dolomiti Energia dura metà gara, poi si spegne ad Avellino

Trascinati da Nunnally, 25 punti,e da un Buva incontenibile nel terzo quarto (26), gli irpini battono gli aquilotti arrivati anche a +11 nel secondo quarto

La lotta a rimbalzo fra Avellino e Trento.

La Dolomiti Energia Trentino gioca solo due quarti ed esce sconfitta in casa di Avellino per 79 a 66. La squadra di coach Buscaglia, che aveva chiuso avanti di 4 punti i primi due quarti, segna solo 26 punti nei due quarti finali e deve cedere sotto i colpi degli scatenati Nunnally e Buva, 51 punti in due. La squadra bianconera rimane così a quota 6 punti in classifica, prima del doppio turno al PalaTrento con Pesaro e Varese.

La cronaca: la Dolomiti Energia Trentina parte bene con Julian Wright che predica basket nella metà campo offensiva coinvolgendo i compagni in tutte le azioni. Dopo 3’ i ragazzi di coach Buscaglia guidano il match per 6 a 10. Nunnally in serata di grazia segna cinque punti in fila e  Avellino mette il naso avanti sull’11 a 10 al 5’. Forray segna in penetrazione, Pascolo da centro area e poi Wright completa il parziale di 7 a 0 con la tripla centrale: 11 a 17 all’’8. La partita è piacevole e i due attacchi trovano facilmente il canestro: nell’ultimo minuto l’ennesima tripla di Nunnally e la prima bomba di Sanders fissano il punteggio sul 22 a 26 per la Dolomiti Energia Trentino. L’inizio di secondo quarto è tutto di marca bianconera: la tripla di Flaccadori regala il massimo vantaggio ai trentini al 13’ sul 22 a 33. Avellino però è in serata di grazia dai 6.75 (7-12 nei primi due quarti) e con Blums e Nunnally, 16 punti all’intervallo, ricuce fino al 36 a 38 al 19’.

Due liberi di Lockett portano il punteggio a metà gara sul 36 a 40 per la Dolomiti Energia Trentino. Nel terzo quarto cambia la partita: Forray e compagni faticano a trovare il canestro, mentre Avellino trova punti importanti da Ivan Buva. Al 25’ i padroni di casa arrivano a -1, sul 44 a 45: Pascolo segna tre liberi in fila e la Dolomiti Energia Trentino può respirare. Ma è solo un’impressione: Buva continua a fare il bello e il cattivo tempo in attacco e Avellino piazza un parziale di 14 a 3 e chiude il terzo quarto sul 58 a 51. Nell’ultimo quarto la squadra di Buscaglia tiene in difesa nei primi minuti: la bomba di Baldi Rossi al 34’ tiene ancora i bianconeri in scia sul 60 a 56, ma subito Nunnally mette l’ennesima tripla della serata per il 63 a 56. Avellino vede il traguardo vicino e prosegue la sua progressione fino al 79 a 66 finale di match.

AVELLINO – TRENTO   79 – 66

SIDIGAS AVELLINO. Green 3 (1/7, 0/1), Leunen 5 (1/1, 1/5), Blums 10 (0/1, 3/6), Nunnally 25 (4/6, 5/7), Buva 26 (7/14, 1/1), Norcino ne, Gioia, Cervi 2 (1/4), Pini (0/1), Severini (0/1 da tre), Acker 8 (3/4, 0/3), Parlato.  All. Sacripanti
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO. Poeta 2 (1/2, 0/2), Sanders 9 (3/8, 1/4), Pascolo 13 (5/8), Baldi Rossi 7 (1/3, 1/3), Forray 4 (2/4), Lofberg ne, Flaccadori 3 (0/1, 1/1), Sutton 7 (2/2, 0/2), Lockett 6 (2/5, 0/3), Lechthaler (0/2), Wright 15 (6/11, 1/2). All. Buscaglia

Note. Tiri liberi, Avellino 15/20, Trentino 10/11. Tiri da due: Avellino 17/38, Trentino 22/46. Tiri da tre: Avellino 10/24, Trentino 4/17. Rimbalzi: Avellino 39, Trentino 35. Assist, Avellino 24, Trentino 16.

MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA): “Siamo partiti bene, ma poi non siamo riusciti, nel momento in cui avevamo il pallino del gioco, a continuare a giocare con fluidità. Avevamo confidenza, fiducia, e quando Avellino ha contro-breakkato e avremmo dovuto attaccare con un po’ di pulizia, abbiamo fatto molta confusione. Detto questo, stasera l’allenatore prende un bel quattro in pagella: non sono riuscito a impattare bene i ragazzi, che ci hanno messo l’anima come sempre. C’è stato un momento nel terzo quarto in cui avrei dovuto incidere di più, metterli nelle condizioni di esprimersi, e invece non ci sono riuscito e me ne assumo le responsabilità. 8 palle perse nel terzo quarto parlano da sole. La sintesi potrebbe essere: la prima metà partita dei giocatori, la seconda dell’allenatore. L’Eurocup? Io la Coppa preferisco giocarla che guardarla in televisione, dobbiamo abituarci e basta, e lo stimao anche facendo bene. Semmai all’inizio, quando stavamo andando bene, avremmo forse dovuto diluire le rotazioni: anche lì sono stato un po’ “caprone””.