Giulio Casagrande, non solo punti per l’Ardita Gorizia

Ala classe 1993, oltre all'aspetto realizzativo sta risultando determinante anche per la sua utilità nelle altre zone del campo.

Giulio Casagrande, protagonista del derby con Monfalcone.

Martedì, giornata dedicata al quintetto ideale della settimana: andiamo a vedere subito chi si è distinto particolarmente nell’ultimo weekend cestistico regionale, spulciando cifre statistiche e prestazioni di rilievo.

PLAYMAKER: oramai ci ripetiamo di settimana in settimana, ma “Molly” De Simon (Blue Service Fagagna) sta collezionando un campionato ai limiti della perfezione. La sua squadra, in ogni partita, rende uno/due giocatori agli avversari, visto che gli infortuni e le assenze stanno caratterizzando la rosa di Musiello, ma De Simon è assolutamente la pedina in più per i collinari, che anche contro Pordenone non hanno avuto troppi problemi a staccare il referto rosa. “Molly” ha tenuto fede alla propria fama di realizzatore, mettendo a segno 31 punti e facendosi beffe della difesa dei giovani pordenonesi: lui che ha un passato in quel di Cordenons ha vissuto una sorta di derby personale ed il suo rendimento è stato in linea con le attese; il suo mix di accelerazioni, triple e tiri dalla media distanza continua a mietere vittime.

GUARDIA: è stato lodato anche dal GM Davide Micalich nelle interviste post-partita; Riccardo Truccolo (GSA Udine) ha risposto al meglio alla sua fama di “cavallo pazzo” in questo avvio di campionato, mettendo i fatti di fronte a qualsiasi altra cosa. Sta avendo un rendimento davvero di alto livello e, nel confronto con la Broetto Padova, ha segnato praticamente tutto quello che gli è passato per le mani: 22 punti in 33 minuti per lui, con percentuali di spessore (3/5 da due, 5/7 da tre, 1/2 ai liberi), ma anche 3 assist e 2 falli subiti. Una leadership offensiva che dà sicurezze ad una GSA Udine che continua a veleggiare nelle zone alte della classifica: per un giocatore che, pochi anni fa, era ai margini dei campionati nazionali a causa di una squalifica per doping, sicuramente una bella soddisfazione. A 26 anni, è oramai maturo anche per sfide al piano di sopra, categoria nella quale peraltro si era già scavato un posticino nella Snaidero Udine.

ALA PICCOLA: Giulio Casagrande (Ardita Gorizia) è il segreto della vittoria isontina nel derby con la Falconstar Monfalcone. Classe 1993, è diventato una sicurezza con il tempo, per coach Giovanni Busolini: chi lo accusa di concentrarsi solamente sull’attacco, ha avuto una risposta più che concreta nell’ultima partita, visto che ai 19 punti segnati (5/8 da due, 3/8 nelle triple) ha aggiunto pure 16 rimbalzi, 3 recuperi e 2 stoppate. Numeri da videogioco per questo giocatore che può ricoprire tre ruoli differenti tra guardia, ala piccola ed ala forte: in Serie C fa la differenza e, grazie al suo rendimento, l’Ardita veleggia ai primi posti in classifica.

ALA FORTE: citazione per Riccardo Miniussi (Calligaris Corno di Rosazzo). Come si può inserire nel quintetto ideale un giocatore che ha segnato nove punti in 34 minuti, peraltro tirando con 2/4 da due, 1/3 da tre e 2/3 ai liberi? Semplice, “Barabba” (questo il suo soprannome) è uno di quegli elementi che sa rendersi utile anche se non porta bottini in doppia cifra o non tira con percentuali esaltanti, visto che fa tante piccole cose ed ha la capacità di emergere nel momento del bisogno. Contro il Basket Oderzo, formazione che ha nei lunghi Basei e Raminelli i punti di forza, si è speso tantissimo in difesa riuscendo ad arginare i diretti avversari, ha agguantato 9 rimbalzi ma soprattutto ha segnato nel finale un paio di canestri davvero pesantissimi nel 69-66 con cui i seggiolai si sono presi i due punti.

PIVOT: Manuel Blasco (Basket Perteole) è l’uomo del giorno nel ruolo di centro. Classe 1992, dopo aver lasciato l’Asar Romans in estate è approdato in quel di Perteole in Serie D, per guadagnare minuti: si è ritrovato all’interno di una squadra dove i palloni che vede in attacco non solo moltissimi, visto che sul perimetro ci sono uomini come Rossmann, Marras e Calzolari a gestire i possessi. Lui si deve concentrare su rimbalzi, difesa e solidità contro i lunghi avversari, ma ha vissuto il suo momento di gloria contro la Pallacanestro Monfalcone: in un confronto sempre equilibrato, nel finale si è trovato tra le mani la palla della vittoria sul punteggio di 64-65 a favore di Monfalcone. Calzolari gli ha dato fiducia con uno scarico dopo una penetrazione: lui non ci ha pensato due volte e, a fil di sirena, ha insaccato il tiro dalla media del +1 conclusivo, regalando una grande gioia a coach Beretta ed ai suoi compagni.

SESTO UOMO: il miglior sesto uomo della settimana è Alessandro Pittia (Pallacanestro Grado), ala/pivot che ha permesso ai lagunari di mettere a referto i primi due punti della stagione. Ci è voluto un tempo supplementare contro la Geatti Basket Time, ma è stato grazie a questo giocatore classe 1991 che i “mamuli” hanno rimontato ben 14 punti. Con quattro palloni recuperati di fila, Pittia ha ridato energia ed entusiasmo alla manovra del team di Lucio Miani, e grazie alla sua energia e dedizione è arrivato l’overtime. Lungo mobile, non dotato di grosso tonnellaggio, ha atletismo e può dare molto nei pressi del ferro, accanto a giocatori più “statici” come Dreas e Vuolo: siamo convinti che, andando avanti nella stagione, avrà sempre più spazio nelle rotazioni gradesi.

COACH: citazione ovvia per Andrea Mura, allenatore dello Jadran Trieste. Si, perchè nella settimana in cui i carsolini hanno avuto la diagnosi definitiva su Daniel Batich (rottura del legamento del ginocchio) e si sono resi dunque conto di aver perso per la stagione una pedina fondamentale delle rotazioni, è arrivata comunque una vittoria. Un segnale forte, il 70-64 contro Arzignano, team che ha ambizioni e rimarrà certamente nelle zone importanti della Serie C: lo Jadran è però stato concreto e quadrato, forte di un gruppo solido che si è cementato attorno all’infortunio di Daniel Batich. Bravo il coach triestino a trovare minuti importanti da Cettolo e Daneu, oltre a responsabilizzare Matija Batich e Ridolfi (rispettivamente 33 e 27 minuti in campo).