Jon Stefansson e la sua Islanda: “Vogliamo puntare in alto”

Il giocatore classe 1982, dopo un positivo EuroBasket 2015, ha deciso di proseguire l'attività con la rappresentativa del suo paese.

Jon Stefansson, uno dei simboli della pallacanestro islandese.

I sostenitori dell’Islanda hanno viaggiato bene, nella passata estate. Con il loro calore e loro presenza A Berlino, hanno dato valore a uno dei più grandi Europei di sempre. Hanno iniettato un sacco di emozione e passione nel Gruppo B durante le partite dell’Islanda contro Germania, Spagna, Serbia, Italia e Turchia. Hanno vissuto momenti indimenticabili, come nel giorno d’apertura contro i padroni di casa del torneo e il loro giocatore simbolo, Dirk Nowitzki.
Prendendone parte, una delle stelle islandesi di lungo corso, Jon Stefansson, ha realizzato un sogno, giocando un Europeo per la prima volta. “Ho la pelle d’oca solo a parlarne”, ha dichiarato a FIBA.com. “Abbiamo perso tutte le partite, ma è stata un’esperienza incredibile che conserverò per il resto della mia vita.”
Partecipando a EuroBasket, la pallacanestro è tornata di nuovo in auge nella patria di Stefansson, con spettatori e tante chiacchiere intorno a tale sport. Sarà come a novembre 2017, quando i fan cominceranno a vedere la loro squadra nazionale più regolarmente. Secondo il nuovo sistema di competizione FIBA, le squadre nazionali giocheranno regolarmente in casa e trasferta nel corso di un ciclo di quattro anni, dal 2017 fino al 2021, per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2019 e alla Continental Cup FIBA del 2021.

“Penso che sia un sistema migliore, ad essere onesti. So che Olafur Rafnsson, presidente di FIBA Europe che è venuto a mancare (a giugno 2013), ha combattuto per questo”, ha detto Stefansson.

Un particolare del nuovo formato è che quando i giocatori lasciano i rispettivi club durante la stagione, non avranno bisogno di settimane per mettersi in forma per una partita della nazionale. I giocatori finiranno per avere più di una pausa dopo le stagioni di club. “I ragazzi avranno giocato due pre-stagioni”, ha detto Stefansson. “Giocano il pre-campionato con i loro club. Poi la stagione, com’è qui in Spagna, prosegue fino alla fine di giugno, poi si va a casa, ci si riposa un paio di settimane prima di tornare in preparazione con la squadra nazionale. Per quanto mi riguarda, quel sistema non ha senso. Le preparazioni di club, in Europa, sono già di per sé dure, per cui è meglio l’altro sistema per il quale, quando sei già entrato in forma stagionale, torni a casa e giochi con la Nazionale.“

Avendo partite durante tutto l’anno, si crea anche un’opportunità per la Federbasket islandese, per mostrare la propria squadra al pubblico.
Stefansson, oltre alla nazionale, si sta togliendo anche delle soddisfazioni in campionato: è nel bel mezzo di una stagione da imbattuto con Valencia, con 14 vittorie su 14 nella Liga Endesa e 10 su 10 in Eurocup. “Sono fortunato ad avere grandi compagni di squadra e la chimica nello spogliatoio è semplicemente incredibile”, ha detto Stefansson. “Sul campo, anche. In allenamento, abbiamo un gruppo di ragazzi che lavorano duro e non si lamentano mai: noi facciamo il nostro lavoro, cerchiamo di farlo in maniera più professionale possibile ed i risultati si vedono. L’allenatore continua a dirci di mantenere i piedi per terra, però.”
Nessuno sa per quanto tempo Valencia riuscirà a mantenere questo ritmo, ma è il risultato a fine stagione che la gente ricorderà.

Ciò che Stefansson sembra aver capito è che la sua carriera in nazionale non è finita. Sa di avere ancora molto da dare per il suo paese e le prestazioni solide della scorsa stagione hanno fatto diventare realistico l’obiettivo di EuroBasket 2017. L’Islanda ha chiuso con cinque sconfitte, pur arrivando tre volte vicina alla vittoria; nella gara d’esordio sul filo del rasoio con i padroni di casa della Germania e nella seconda giornata, contro l’Italia che ha vinto 71-64. Anche se già eliminati, i giocatori dell’Islanda hanno lottato nella gara con la Turchia, persa al suppmenetare per 111-102.

”Quando sperimenti qualcosa di positivo, poi vuoi inseguirlo e continuare”, ha detto. “A quel tempo, pensavo che avrei smesso con la nazionale, ma dopo tutto ciò, potrei continuare e cercare di essere di nuovo lì nel 2017.”