L’Abf Monfalcone non si ferma più e “nonno Fabio” può festeggiare

Postpartita di rabbia per la Delser Udine, di gioia per le monfalconesi e soprattutto per il coach: la figlia Valentina ha infatti dato alla luce Leonardo.

La gioia dell'Abf Monfalcone.

Cosa ci può essere di più esaltante, per una squadra di pallacanestro, del battere la capolista con un tiro libero a 5 decimi di secondo dalla fine? Nulla, probabilmente, tanto più che la squadra che l’ha fatto è la seconda in classifica, e con questa vittoria ha dimezzato lo svantaggio, portandosi a soli 2 punti dalla vetta.

Con quel tiro libero Martina Degrassi, la migliore in campo assieme a Giulia Furlan (ma note di merito vanno a tutte le ragazze biancocelesti), ha regalato all’Abf lo scalpo della Libertas Udine, mettendo il sigillo sul 59-58 finale. Finisse adesso la stagione, sarebbe la classica ciliegina sulla torta di una stagione sin qui perfetta, che però è ancora lunga, e a questo punto è lecito sognare, se non altro la fase promozione (cui accedono solo 4 squadre), traguardo impensabile a inizio stagione.

Perfetta come la prima parte della gara dell’Abf, che è arrivata all’intervallo lungo in vantaggio di 11 lunghezze (29-18) stritolando Udine sotto il profilo dell’intensità, della grinta, della reattività sulle palle vaganti, dei rimbalzi offensivi e dei recuperi. Normale il leggero calo nella ripresa, quando Udine, con 21 punti nel terzo quarto, è uscita dal guscio, ma nonostante ciò l’Abf ha tenuto botta alla grande, mantenendo un vantaggio in doppia cifra al 35’ (54-44) con i movimenti offensivi da manuale del basket di Giulia Furlan e avendo la possibilità di chiudere la gara ben prima del 40’ se non avesse sbagliato sanguinosi tiri da sotto misura. Disattenzioni difensive, però, hanno portato a un finale in volata trovato quasi per caso dalla squadra ospite, che ha pareggiato a quota 58. A 10” dalla fine l’ultimo tiro è nelle mani dell’Abf, Battistel prova un tiro dalla media ma sbaglia, ma la leonessa Degrassi conquista il rimbalzo offensivo e il fallo a favore sul tentativo di tap-in. Martina fa 1/2 e fa esplodere di gioia la palestra Verde.

“Un canestro che ha premiato la squadra che è rimasta in vantaggio per 38’ su 40’ – commenta coach Banello – a memoria ricordo che il loro unico vantaggio è stato un 6-5. Abbiamo giocato una partita strepitosa per intensità nei primi 20’ poi abbiamo accusato anche un po’ di stanchezza. Mercoledì siamo rientrati dalla trasferta di Venezia all’una e mezza della notte e non siamo professionisti, tante ragazze lavorano. In un solo allenamento, però, siamo riusciti a preparare al meglio la partita, anche tatticamente visto che loro hanno puntato tutto sulla zona, che noi abbiamo attaccato bene”. Tanta zona per Udine, 40’ a uomo per l’Abf, capace dunque di vincere senza alchimie tattiche ma giocando semplicemente una gara a viso aperto, segnale di convinzione nei propri mezzi. Oltre alle già citate Furlan e Degrassi, vanno segnalate le prestazioni di Martina Rosso, che alla solita grande difesa ha aggiunto punti importanti nel finale, quella di Martina Rosati, capace di dare spesso il cambio di marcia con la sua velocità, e quella di Chiara Croce, autrice di una gara in crescendo, decisiva nel finale con la sua classe dopo qualche errore nella prima parte di gara.

Post partita di rabbia per le ospiti, che hanno pubblicamente tirato in ballo l’arbitraggio, reo, a loro avviso, di “aver condizionato fortemente l’andamento della gara fin dalle battute iniziali”. Da una società con ambizioni di serie A, capace sin qui di vincere 14 partite su 15, era francamente lecito attendersi una maggiore signorilità nell’accettare una sconfitta contro una squadra che, pur con un budget di gran lunga inferiore, è rimasta in vantaggio per 38’ su 40’ e ha dimostrato, da squadra matura, di saper imparare dalle lezioni (-31 all’andata). Post partita di gioia, invece, in casa Abf, e in particolare in casa Banello. Con questa vittoria nonno Fabio ha festeggiato al meglio la nascita del nipote Leonardo, figlio di Valentina, giocatrice fino allo scorso anno dell’Abf, e di Max Vecchiet, ex giocatore, tra le altre squadre, di Falconstar e Calligaris Corno. Un Dna da cestista, insomma. A Leonardo, Valentina e Max tantissimi complimenti e auguri dalla famiglia biancoceleste!