Sebastien Bellin, il mondo del basket a supporto

Il cestista brasiliano naturalizzato belga è rimasto vittima degli attentati a Bruxelles, ma non è più in pericolo di vita.

Un'immagine di Sebastien Bellin.

Sebastien Bellin, un nome che a qualche tifoso italiano (specialmente nelle zone marchigiane) ricorderà qualcosa: si tratta di un nome e di un cognome che sono risuonati nei purtroppo tristi giorni di fine marzo, quando due esplosioni allo scalo aeroporto di Zaventem hanno animato in maniera sanguinosa la mattinata in Belgio.

Almeno 250 i feriti, di cui diversi gravi, e fra questi anche Sebastien Bellin: questo ragazzone di trentotto anni e 205 centimetri di altezza che, in carriera, ha giocato anche nelle file dell’Aurora Jesi prima di rientrare fra Belgio ed Olanda.

Campione del Belgio nel 2007 con Ostenda nonché vincitore di due coppe del Belgio, Bellin ha studiato al college in USA fra Marist ed Oakland ed ha vissuto la prima esperienza da professionista proprio a Jesi, nella stagione 2000/2001.

L’esplosione gli ha procurato dei danni all’anca e ad entrambe le gambe: scaraventato a venti metri di distanza dall’esplosione, non è però in pericolo di vita anche se dovrà affrontare ancora una seria riabilitazione.

Proprio per questo, è stata creata una piattaforma di supporto tramite il “crowdfunding”. Al link https://www.gofundme.com/bellinstrong è possibile mandare il proprio contributo per una buona causa: il mondo del basket sta rispondendo “presente” per aiutare uno dei suoi amici più sfortunati.