Lazzaro e Schiavon confermati alla Virtus Padova

I due giocatori padovani, "guerrieri" del parquet, completano la rosa a disposizione di coach Massimo Friso.

Marco Lazzaro schiaccia

Anche quest’anno la Broetto Virtus Padova avrà un grande cuore. La firma di Federico Schiavon e di Davide Lazzaro, due padovani che sono stati protagonisti della crescita della squadra fino ai livelli attuali, assicura a coach Friso oltre alle indiscutibili valenze tecniche quell’animus pugnandi che ha contraddistinto con decisione il team neroverde, togliendolo spesso dagli impacci nei momenti difficili e appassionando i molti sostenitori.
Federico e Marco sono arrivati alla prima squadra della Broetto dalle serie minori, Schiavon nel 2010 dalla C2 e Lazzaro l’anno successivo addirittura dalla serie D.

Protagonisti in serie C, si temeva che i due alfieri neroverdi per motivi diversi potessero avere difficoltà a reggere la fisicità della serie B. Non è stato così!
Fede Schiavon ha sofferto nel girone d’andata ma quando la squadra ha ritrovato sicurezza il suo contributo non è mancato e alla fine ha giocato una media di quasi 20′ segnando 155 punti (5 di media) con ottime percentuali (48% da 2, 31% da 3, 95% ai liberi), arricchendo le statistiche con una media di 2 rimbalzi per una valutazione media di 3 punti.

Marcone Lazzaro
ha dimostrato anche nella serie superiore che nonostante giochi in un ruolo dove la sua altezza non lo premia, con la forza della determinazione e una grinta inarrestabile, a lottare con i giganti della categoria può starci. Eccome!
Emblema del pride virtussino ha giocato una media di 20’20” segnando 282 punti (9.4 a partita) anche lui con ottime percentuali, 52% da 2 e 36% da 3, risultando insufficiente solo ai tiri liberi con un 51% che deve essere assolutamente migliorato. Nonostante l’altezza di molto inferiore ai diretti avversari ha catturato una media di 4.4 rimbalzi sommando 8 punti di valutazione a partita.

Con queste conferme l’organico raggiunge i 10 giocatori (Stojkov, Bonetto, Clark, Canelo, Schiavon, Ferrara, Crosato, Nobile, Lazzaro e Deserti), ma il lavoro della dirigenza virtussina non è ancora completato.