Beretta (Cordenons): “Obiettivo playoff e valorizzare i giovani”

Il tecnico goriziano sarà alla guida della prima squadra biancoverde: Petrovic e Moretti rinforzi illustri.

Andrea Beretta in maglia Cordenons.

Il neo coach della 3S Basket Cordenons, che seguirà anche gli Under 16 Eccellenza, fa il punto della situazione dopo un mercato caratterizzato da importanti conferme e acquisti mirati.

Quali sono le tue prime impressioni ad un mese dalla firma che ti legherà a Cordenons per i prossimi anni?
“Sono felice di poter allenare a Cordenons, piazza prestigiosa del basket regionale e con un settore giovanile di alto livello gestito con professionalità. La prima squadra è stata completamente rinnovata ed io subentro ad un quadriennio di lavoro del cordenonese Domenico Fantin. Abbiamo parecchie scommesse da verificare in quanto giocheremo con 7,8 under e 4,5 senior in una C Silver dagli alti valori tecnici e tattici”.

Hai allenato in diverse società e categorie e conosci bene la situazione dei campionati regionali. Quale tipo di realtà hai trovato alla 3S?
“In società quest’anno si vive un profondo cambiamento dopo sei anni di lavoro ininterrotto da parte di Paolo Montena nel settore giovanile e il quadriennio di Domenico Fantin in prima squadra. Per il mio lavoro con la C Silver mi è stato affiancato il Direttore Sportivo Franco Basaldella, una vecchia conoscenza dei parquet pordenonesi già ai tempi della serie B ed attivo anche nel settore femminile a suo tempo. Franco mi ha aiutato molto, così come il Presidente Tosoni ed i dirigenti Mazzacani e Boccalon sono stati sin dagli inizi attenti alle mie esigenze. La 3S mi ha dato l’impressione di essere una società ben strutturata ed organizzata. Per quanto riguarda il settore giovanile, a Montena è subentrato Matteo Celotto, coach giovane, ambizioso ed emergente, come responsabile del settore giovanile”.

Ci presenti i nuovi arrivati?
“Dalla Falconstar di C Gold abbiamo tesserato l’ala-pivot Dalibor “Pero” Petrovic e l’ala Massimo Moretti, mentre dalle giovanili della Benetton è rientrato Matteo De Santi, esterno del 2000. La scelta di firmare Dalibor e Massimo va nell’ottica di avere fisicità, punti ed esperienza in un roster molto giovane composto dai ragazzi del vivaio 3S che sono quasi tutti playmaker e guardie. Sono stati poi confermati i veterani Cipolla, Marella e Costanzo che dovrebbero fornire continuità al progetto societario”.

Dopo diversi anni, squadra al via senza Matteo Celotto, che ha abbandonato l’attività. Chi giocherà al suo posto e che tipo di pallacanestro farà la tua squadra?
“Lo spot di play sarà la nostra vera scommessa perché sarà occupato dai due giovani cordenonesi Davide Corazza (1998) e Petar Damjanovic (2000) che dovranno misurarsi con i vari “mostri sacri” della categoria, penso a Pellarini e De Simon, Palombita, Laezza e Carlin. La prima squadra è lo sbocco naturale per i giovani del vivaio e quindi rischieremo e li supporteremo nella loro maturazione. Inoltre, non abbiamo ancora iniziato e già più di qualcuno mi domanda come farò a far convivere le tre “bocche da fuoco” Petrovic – Cipolla – Moretti. Rispondo dicendo semplicemente che se giocano insieme Curry, Durant e Thompson o James, Irvin e Smith anche i nostri tre possono convivere togliendo qualcosa al proprio tabellino a vantaggio della squadra e della crescita dei giovani”.

Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
“La società mi ha chiesto due obiettivi: far esordire i giovani creati in questi anni dal settore giovanile e arrivare nelle prime otto squadre per centrare i playoff, migliorando la decima posizione dello scorso anno e lo score di 10 partite vinte e 16 perse. A differenza delle altre squadre, rimaste sostanzialmente identiche, noi abbiamo cambiato quasi tutti i giocatori e dovremo essere bravi soprattutto all’inizio nel fare gruppo per trovare i giusti meccanismi in campo. L’amalgama si crea soltanto giocando e avremo bisogno di un po’ di tempo per mettere in pratica le mie idee, che sono difesa, intensità e rimbalzi. Queste fanno vincere le partite più che i punti realizzati”.

Quali sono le squadre favorite?
“Sulla carta San Daniele, finalista dello scorso anno, gruppo solido con in più il play Barazzutti. Poi l’UBC Udine che ha la stessa guida tecnica da parecchio tempo e giocatori forti e votati al sacrificio, con in più Principe. DGM e Spilimbergo quasi inalterate e molto esperte. Credo tuttavia che  la vera mina vagante sarà l’USG che ha inserito nel proprio roster, già competitivo, due super come Schina e Grimaldi, candidandosi addirittura al salto di categoria. Possibili outsider Servolana e Romans”.

 

 

Simone Pizzioli