Virtus Padova, parla il DS Rugo: “Dagnello? Giocatore da vertice”

Il dirigente della società neroverde dà il suo parere sull'ultimo acquisto e preannuncia altri due o tre colpi.

E’ arrivato il primo botto di mercato. Dopo le riconferme di capitan Schiavon, del play Andrea Piazza e della colonna Michele Ferrari in casa Virtus arriva l’ufficialità del primo grande nuovo colpo di mercato: direttamente dai Tigers Cesena – per lunghi tratti della stagione scorsa i rivali dell’Antenore Energia in testa alla classifica – sbarca a Padova un big assoluto per la categoria come Andrea Dagnello.

Triestino, classe ’91 e 189 centimetri di qualità e quantità, la nuova guardia-ala neroverde entra in Virtus per far fare il primo, ulteriore salto di qualità al roster: «Dagnello incarna il giocatore che stavamo cercando già dallo scorso mercato invernale: un esterno con grande fisicità che diventi il punto di riferimento del gioco perimetrale di Rubini» commenta il direttore sportivo Rugo. «Ha alle spalle tre campionati di alto profilo con Cesena, Crema e Omegna, quindi un giocatore abituato a vestire maglie pesanti e a lottare per squadre di vertice. Le sue caratteristiche si sposano in pieno con quello che è il DNA virtussino: tenacia, orgoglio e voglia di vincere. Tutti si immaginano un grande attaccante ma in realtà si tratta anche di un ottimo difensore, forte fisicamente ma dotato anche di grande atletismo, molto completo e duttile anche a livello tattico. Dagnello è un giocatore che ci è sempre piaciuto e siamo stati bravi ad aspettare il momento giusto: vedendo alcune operazioni che si stavano sviluppando in A2 abbiamo capito che si poteva aprire questa pista e che c’erano i giusti incastri per portarlo a Padova. Qui troverà compagni di alto livello e un coach tra i migliori della categoria: il progetto che gli abbiamo proposto è ovviamente importante».

Una curiosità è poi che Dagnello, da buon triestino, andrà ad aumentare l’enclave friulano-giuliana all’interno della Virtus: «Con le conferme di Piazza (Pordenone, ndr) e Ferrari (Udine, ndr) si va a creare una importante ossatura proveniente dal Friuli, una fertile terra di basket che produce giocatori di qualità ma anche di spessore caratteriale».

Ultima battuta è poi per fare il punto sul mercato: «Dagnello non sarà l’unico volto nuovo, oltre alle trattative per le riconferme e dopo aver salutato due grandi giocatori come Filippini e Motta, infatti sottotraccia stiamo lavorando ad altri due-tre colpi. La volontà è di fornire a coach Rubini un roster più profondo per dare la possibilità di avere maggiore continuità di rendimento durante la stagione, nella speranza di pagare meno a livello numerico eventuali infortuni che la scorsa annata ci hanno penalizzato».