I consigli di Artika Wellness

Appuntamento settimanale con i consigli del dott. Lorenzo Facchettin, della Artika Wellness, che questa settimana ci parlerà di:

Timing lavoro – Scelta del tempo di allenamento

Il nostro sistema-macchina, come visto, dispone di meccanismi differenti per la produzione di energia. Potremmo definirlo un sistema perfetto con grandi capacità di mantenere il proprio equilibrio interno a patto che rimanga sempre in movimento ed in attività. Pensiamo alla macchina lasciata in garage per mesi e le possibili problematiche che potrebbe avere al suo riutilizzo.

Avendo quindi a disposizione più sistemi deputati alla produzione di carburante, in base all’attività motoria, differenziata per intensità e durata, si andrà a prediligerne uno a discapito degli altri.

Prendendo il considerazione gli sport di squadra come può essere la pallacanestro, attività dunque intermittenti, l’atleta per arrivare ad avere buoni risultati necessità dello sviluppo della forza massima, della potenza e della resistenza alla potenza (importante eseguire richiami allenamenti durante la stagione) nonché di una buona base aerobica iniziale.

Ogni evento, la cui durata sia tra 1 minuto e 15 minuti, richiede un alto livello di potenza aerobica.

Una volta strutturata la base, gli allenamenti durante la stagione agonistica saranno basati sullo sviluppo della potenza aerobica, con durata 1’00”-8’00” gestendo quindi la resistenza muscolare di breve e di media durata.

Fondamentale altresì i richiami con l’utilizzo del sistemi anaerobico lattacido ed alattacido per rendere le nostre fibre muscolari a contrazione rapida capaci di generare specifici tipi di forza, e farlo anche avendo un forte incremento dei livelli di acido lattico, nel caso del sistema lattacido.

Per chiarezza: con lo sviluppo della sola potenza aerobica non alleniamo l’esplosività del balzo.

Serve pratica e metodo: da 8” a 60” in base allo sviluppo della potenza lattacida o della capacità lattacida affinché avvengano le trasformazioni interne necessarie all’incremento del reclutamento delle unità motorie ed al buon riutilizzo dell’acido lattico.

Sapendo che la trasmissione della dominanza anaerobica a quella aerobica avviene con lo sforzo fisico superiore ad 1 minuto di attività, tempi che necessitano di rivisitazione in base al grado di preparazione dell’atleta, e che una maggiore densità delle fibre ed un miglior reclutamento delle unità motorie rendono la muscolatura più efficiente in quegli sport che richiedono un alto power output, bisogna stare attenti al timing esecutivo del gesto tecnico, nonché al suo successivo recupero, non lasciando niente al caso.

Un buon modo per migliorare questo metabolismo anaerobico, combinato con lo sviluppo della forza massima e della potenza resistente, capacità indispensabili nella pallacanestro, sono prove di sprint su distanze comprese tra i 150 ed 400 metri.

Sforando in eccesso finiremmo ad allenare attività di lunga durata con incremento della dimensione delle fibre a contrazione lenta dando così “spazio” per una maggior capillarizzazione.

Sbaglio tipologia di allenamento, sbaglio il risultato.

(Fine prima parte, la seconda parte e la conclusione la prossima settimana)