La corazzata ceca, pur reduce da due sconfitte consecutive con Ekaterinburg e Salamanca, si rivela inarrestabile per un’Umana Reyer, comunque capace di sfoderare una prova di gran carattere, nonostante l’assenza di Francesca Pan, bissando il risultato della gara d’andata svoltasi a dicembre presso la Kralovka Arena.
La palla a due vede avvicinarsi al cerchio di metà campo Carangelo, Thornton, Anderson, Madera e Ndour per le orogranata e Oblak, Conde, Vorackova, Thomas e Jones per le avversarie.
La penetrazione di Anderson inizia le danze ed è Brionna Jones a impattare nell’azione successiva. Astou Ndour straccia la retina dalla lunga per due volte consecutive firmando l’8 a 2 dopo 90 secondi. 1/2 dalla lunetta di Jones e precisione assoluta dalla stessa posizione per Thornton. Oblak e Thomas riportano a un possesso lungo le compagne ed è ancora la tripla di Madera a mantenere il +6. Ndour e Oblak per il 15 a 9 mentre coach Mazzon fa rifiatare Madera e Carangelo, sostituite da Bestagno e Attura che trova subito il fondo della retina ceca. Oblak segna un gran canestro dai 6,75 prima dei punti messi a segno da Thornton e Thomas che valgono il 19 a 15. Il tecnico veneto continua la girandola di cambi inserendo Petronyte e Penna. Thomas fa dannare la difesa veneziana ma Attura risponde “presente” con le sue accelerazioni. Penna scalda la mano per il 23 a 16 a un giro di lancette dal primo buzzer parziale. Jones è precisa a metà ai liberi poi viene contrastata efficacemente da Petronyte sotto i cristalli. A cronometro fermo 1/2 di Attura che chiude la prima frazione sul 24 a 17.
Mazzon rimescola nuovamente le carte in avvio di secondo quarto ma Thomas, Oblak e Jones erodono in un amen il vantaggio lagunare ristabilendo la parità sul 26 a 26. Jones e Conde inseriscono la freccia del sorpasso. A seguire, serie di conclusioni a bersaglio da parte di Anderson, Balintova, Thornton, Conde e ancora Anderson che fanno impennare il punteggio. Praha sfrutta la sua superiorità a rimbalzo soprattutto grazie a una Thomas “letale” che trova il suo dodicesimo punto personale. Il 35 a 40 è opera di Ndour e Oblak. L’Umana Reyer stringe i denti ma non molla. Thornton colpisce ancora da lontano facendo esplodere la sua panchina. Anderson e Petronyte potrebbero pareggiare ma le loro conclusioni trovano solo il ferro. Dal possibile riaggancio/sorpasso, come tradizione insegna, Praha riprende slancio e forza per ridistanziare le orogranata. Anderson, Oblak e Jones accompagnano le squadre all’intervallo lungo sul 40 a 48.
Il rientro dagli spogliatoi vede Jones firmare il primo vantaggio in doppia cifra. Andrea Mazzon rimedia un tecnico per proteste dopo un mancato intervento arbitrale a seguito di un evidente fallo su Anderson. Ndour da oltre l’arco accorcia ma Conde è altrettanto efficace dai 6,75. Yvonne Anderson e ancora la numero 45 di origini senegalesi per mantenere alte le speranze. Balintova, Oblak e Jones sono implacabili raggiungendo il massimo vantaggio sul 47 a 60. L’Umana Reyer sembra accusare lo forzo compiuto nella prima metà della gara ma trova nuove energie dai punti di Bestagno e Ndour, tutti dalla “linea della carità” (51-62 a -4,28). Attura sfrutta la linea di fondo campo e deposita ritrovando il -9. Conde ricaccia indietro l’Umana grazie a un rimbalzo offensivo e sono ancora i liberi di Anderson a consentire alle veneziane di mantenersi in linea di galleggiamento. Stankovic fa valere i suoi 195 centimetri e l’Umana sembra disunirsi dopo l’ennesimo parziale negativo. Jones incrementa il proprio bottino e la “dea bendata” sorride a Praha sulla tripla di Elisa Penna che “giostra” sull’anello ed esce. I rimbalzi offensivi continuano ad essere dominio delle lunghe ceche che grazie a secondi e terzi tiri allungano ulteriormente in chiusura di terza frazione chiudendo sul 55 a 71.
Il ritmo cala sensibilmente in avvio dell’ultimo periodo. Dopo il canestro di Conde rimbomba al Taliercio il “ruggito” delle leonesse che, attingendo alle ultime energie, sfoderano un parziale positivo con Attura, Ndour e Thornton. Praha non rimane a guardare e con Vyoralova, Conde e Thomas sembra chiudere definitivamente i conti. Serpentina di Anderson, realizzazione da sotto di Ndour e le veneziane ritornano a -13. Il pressing a tutto campo delle lagunari non sortisce effetti contro una formazione “quadrata” ed esperta come quella guidata da Natalia Hejkova. Sono Carangelo e Attura a far scorrere i titoli di coda su una gara che ha visto le lagunari lottare su ogni pallone credendo nel risultato sino all’ultima sirena.
Praga mantiene così saldamente la terza posizione in classifica mentre l’Umana Reyer affida le proprie speranze di ripescaggio in Eurocup all’esito dei prossimi confronti esterni con Mosca e BLMA Montpellier.
Umana Reyer vs ZVVZ USK Praha 75-84 (24-17, 40-48, 55-71)
Umana Reyer Venezia: Bestagno 2, Carangelo 2, Thornton 18, Anderson 14, Petronyte, Madera 3, Smorto n.e., Attura 12, Penna 2, Ndour 22 (All.: Andrea Mazzon)
ZVVZ USK Praha: Oblak 20, Hanusova n.e., Halatkova n.e., Conde 14, Vyoralova 2, Stankovic 4, Sipova n.e., Vorackova, Thomas 17, Balintova 6, Jones 21, Sklenarova n.e. (All. Natalia Hejkova)
Totali di squadra:ì
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 18/40 tiri da 3 9/28, t.l. 12/14, rimb. dif. 22, rimb. off. 12, p.p. 11, p.r. 11, assist 18
ZVVZ USK Praha: tiri da 2 26/53, tiri da 3 7/14, t.l. 11/16, rimb. dif. 29, rimb. off. 15, p.p. 15, p.r. 4, assist 25
(s.v.)