L’Humus vince anche il derby di ritorno

Qualche tempo fa, a livello mediatico, qualcuno affermò che: “…c’è un nuovo sceriffo in città…”, nonostante questa profezia lo sceriffo continua ad essere lo stesso e veste la casacca bluarancio dell’Humus; nel derby con Sacile Basket i ragazzi di coach Pennazzato, assente per malattia e sostituito nell’occasione in maniera ammirabile da coach Marletta, hanno riaffermato con il loro basket corale di essere i primi attori in città e superbi interpreti di questo campionato collezionando la decima vittoria.

Il Sacile Basket, ancora alla ricerca di una propria completa identità, proponeva al suo pubblico il nuovo acquisto Mattia Ciman, giocatore di elevata qualità che non ha certo bisogno di presentazioni grazie alla fama di tiratore di categoria superiore, mentre – sebbene con diversi elementi acciaccati – l’Humus al gran completo.

La partita ha evidenziato fin dalle prime fasi la voglia di entrambe le formazioni di considerare l’incontro come qualcosa di “speciale”, infatti, il “corri e tira” del primo quarto ha portato al ragguardevole risultato di 22-27 in cui si sono messi in luce Riccardo Sperti tra i biancorossi e Aaron Reams sull’altro lato. Più compassato il ritmo nel secondo quarto in cui Mattia Ciman (9 punti nella frazione) ha preso per mano i suoi mentre il comparto lunghi dell’Humus (Stefano Bertola e Niko Scodeller) ha imposto un tipo di gioco basato diversamente sull’occupazione del pitturato, cosa non comune nello stile di gioco di capitan Dal Bello e compagni; il risultato alla fine del secondo si è andato quindi ad attestare su di un confortante vantaggio per i nostri colori (35-46).

Il rientro dagli spogliatoi fa denotare un Sacile Basket molto determinato e complici due triple del ritrovato Nahuel Paciotti e le incursioni del “solito” Riccardo Sperti riesce a limare consistentemente lo svantaggio arrivando anche ad uno scarto di soli tre punti ma il rush finale di Niko Scodeller spegne le velleità dei padroni di casa e porta a chiudere la frazione sul 51-61.

La svolta dell’ultimo quarto è stata rappresentata dall’uscita per cinque falli di Nedeljko Vucenovic (tra cui un fallo tecnico per proteste) che nonostante non abbia particolarmente brillato in serata (10 punti per lui) rappresenta pur sempre una presenza sia fisica che tecnica piuttosto ragguardevole, in questo frangente si sono anche evidenziate le notevoli scollature nel gioco di squadra dei “mobilieri” in cui hanno prevalso via via le comunque rilevanti individualità senza mai trovare coralità, al contrario, lo spirito di squadra si è reso evidente nei boys del presidente Max Marletta in cui giocatori di caratura come “Piggy” Dal Bello, Giulio Colamarino e Stefano Bertola si sono anche duramente sacrificati in chiave difensiva; vero e proprio mattatore della frazione è stato Andrea Gri (autore di tre triple da tre differenti posizioni del campo) e nello stesso periodo è stato messo a segno un cinematografico “alley-oop” con protagonisti Giulio Colamarino e, manco a dirlo, uno spettacolare Aaron Reams, ancora una volta il valore aggiunto in materia di spettacolo cestistico di questa Humus. Frazione chiusa sul 9-21 e tabellone fissato sul 60-82 finale, playoff matematicamente raggiunti (a cinque turni dal termine della stagione regolare il vantaggio sulla nona in classifica – SD Kontovel, ferma a quota 8 – è di dodici punti) e testa al confronto con Cordenons di venerdì prossimo al palasport di Via Avellaneda.

Citazione d’obbligo per le prestazioni dei singoli: Niko Scodeller, splendido impatto fisico e tecnico (18 punti, 7/11 da sotto e 7 rimbalzi), Aaron Reams (16 punti, 5/7 da sotto, 12 rimbalzi, 3 assist e 1 stoppata, 26 di valutazione), Andrea Gri (16 punti, 3/6 da tre, 6 rimbalzi e 4 assist), Giulio Colamarino (reduce da quasi l’intera settimana per influenza, 13 punti e 4 assist), Stefano Bertola (10 punti, 2/3 da sotto, 2/4 da tre, 6 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate), Nicola Dal Bello (6 punti, 7 rimbalzi e 2 assist), Alessio Freschi (3 punti e 4 rimbalzi, nonostante sia il più piccolo della squadra), Leo Vianello e Filippo Lizzani (nessuna realizzazione ma minuti di qualità preziosissimi per consentire al “coro” di rifiatare), infine, Giovanni Masutti, Matteo Pivetta e Filippo Pennazzato (non entrati ma sempre partecipi e presenti nei momenti di dialogo e pronti a offrire sostegno ai compagni).

Foto Elena Barbaro

Ufficio Stampa Humus Basket Sacile