Trieste vince ma non convince: battuta Agrigento 73 – 57

Inizio imbarazzante dei giuliani, poi rimessi in carreggiata da un super Vildera.

Sarà la gara della svolta? Trieste affronta in casa la Moncada Energy Agrigento per cercare di tornare al più presto alla vittoria; la formazione di coach Calvani – sulla carta – non è irresistibile ma i biancorossi di Christian sono ancora privi di Reyes (imprescindibile punto di riferimento) e di Campogrande, oggi indisponibile.

I QUARTO

Difficili i primi attacchi per Trieste, che soffre la zona agrigentina, così come problematica è la marcatura di Ambrosin, “motore” del 7-3 ospite. A Filloy viene affidato il ruolo di passatore della squadra (pur essendoci Brooks e Ruzzier sul parquet), la difesa è distratta e Christian è costretto al timeout sul 9-3 in favore dei siciliani. Proprio il “Ruzz” prova a svegliare compagni e tifosi da questo “sonno agonistico” ma la sagra del tiro da tre punti è l’opposto di quanto si dovrebbe fare per tornare a contatto: Ambrosin (8) continua a spadroneggiare, i giuliani continuano ad operare scelte “amatoriali” (3/13 totale dal campo). La Moncada gioca a pallacanestro – sic et simpliciter – e guida la contesa 26-15.

II QUARTO

Il pubblico di casa – giustamente – rumoreggia nel vedere come i cinque di Calvani stiano letteralmente portando a scuola gli avversari, in un clima di scontento e di scoramento (tra le fila alabardate). Pesa il 2/14 dalla lunga e stupisce la testardaggine nel voler insistere in una pallacanestro fatta di poco raziocinio e di totale assenza di acume tattico. 31-21 sul tabellone in favore di Agrigento. Vildera prova a scavarsi qualche tiro entrando in area pitturata e fa l’unica cosa intelligente da 15 minuti a questa parte; un plauso a Deangeli, il solo aggressivo in difesa, ma – nel bilancio globale – va detto che se la Moncada fosse una formazione più temibile, sarebbe già sopra di venti lunghezze (invece di essere a +6 sul 34-28). Pur giocando il più brutto basket da svariati anni a questa parte, però, Trieste rintuzza lo svantaggio sino al pareggio (37-37) sul quale si concludono i primi venti minuti di partita.

III QUARTO

Vildera ci mette la personalità e i chili: ecco spaccarsi la difesa agrigentina col conseguente primo +5 giuliano (42-37); ora è la Moncada a trovarsi in un momentaneo impasse, fatto di errori al tiro, palle perse e difesa poco accorta. Due triple in fila di Filloy e Brooks rianimano i supporter della Curva Nord e sul +12 per Trieste (51-39), Calvani chiama subito timeout; ancora un “bravo!” a Vildera, che oltre ad inanellare 13 punti, ha letteralmente cambiato il volto della gara instillando nei compagni un po’ di sana competitività. L’inerzia di tutta questa terza frazione è biancorossa, Vildera esce fra scroscianti applausi, e i giuliani comandano 57-48.

IV QUARTO

Da quando la formazione di Christian ha stretto le maglie in marcatura, la Moncada ha palesato tutti i suoi limiti: biancorossi sempre avanti di 12 punti (60-48). Bene Deangeli – attivissimo nella metà campo difensiva – e bene Brooks, autore di qualche “steal” e di 13 firme; Agrigento deve velocizzare i tempi se vuole provare la rimonta ma paiono mancare le energie sufficienti per mettere paura agli avversari: come prima, è la coppia Vildera-Brooks ad infilare punti importanti in questi minuti “caldi”. Trieste avanti 66-51. I siciliani trovano qualche canestro in Cohill (ma poco altro) e il cronometro scorre velocemente, arridendo ai giuliani, che conquistano una vittoria non bella ma “utile”.

Pall. Ts 2004 vs Moncada Energy Agrigento 73 – 57

Trieste: Obljubech, Bossi 2, Filloy 11, Rolli, Deangeli 4, Ruzzier 6, Camporeale, Candussi 11, Vildera 17, Ferrero 5, Brooks 17. All. Christian

Agrigento: Ambrosin 15, Traore, Meluzzi, Cohill 19, Caiazza, Fabi 3, Chiarastella 5, Morici 9, Peterson 2, Polakovich 2. All. Calvani

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