Basket ed emozioni nel triangolare AquiLab dell’amicizia

In campo ragazzi e ragazze attualmente in cura presso gli ospedali di Trento, Bologna e Padova assieme ai campioni di Aquila Basket, Toto Forray e Saliou Niang.

Una domenica 26 maggio di emozioni, di basket, di sorrisi. Gli impegni ufficiali di capitan Forray e compagni sui parquet nella stagione 2023-24 saranno anche conclusi, ma la forza dello sport non si ferma mai, come ben dimostrato dai numerosi progetti che AquilLab, espressione delle iniziative di Fondazione Aquila per lo Sport Trentino, mette in campo senza sosta durante l’anno.

Lo sport può creare inclusione quando si incontrano tra di loro sul campo persone con abilità e disabilità differenti. Oppure può avere una funzione educativa quando lo sport viene sviluppato nella palestra di un carcere. O ancora può creare relazione e integrazione sul territorio quando si gioca tutti insieme in palestra tra italiani e stranieri. In altre parole, “Everybody needs some basket”.

I protagonisti della bellissima domenica di basket e condivisione a Trento presso la Palestra “Navarini” di Ravina nel torneo triangolare dell’amicizia “Everybody needs some basket” organizzato da Aquila Basket Trento state tre squadre, composte da ragazzi e ragazze adolescenti accomunati dalla passione per lo sport e dall’essere in cura, o essere stati in cura, per malattie oncologiche presso tre ospedali differenti: l’Ospedale “Santa Chiara” di Trento, l’ospedale “Sant’Orsola” di Bologna e l’Azienda Ospedaliera di Padova, strutture sanitarie di tre città fortemente legate al basket.

A condurre le operazioni in campo due “capitani” speciali per l’occasione: i giocatori di Serie A Toto Forray e Saliou Niang, che hanno trascorso l’intera mattinata con i ragazzi giocando con loro sul parquet da veri e propri compagni di squadra.

Nella lunga giornata di tiri a canestro, sfide a distanza e poi della vera e propria “partita amichevole” c’è stato tempo anche per un saluto dell’assessore allo sport del comune di Trento Salvatore Panetta, emozionato al pari degli altri presenti nel percepire l’atmosfera carica di calore ed entusiasmo delle squadre in campo.

Lo sport insomma è stato una volta di più uno strumento con cui fare relazione, stringere nuove amicizie, fare squadra tra tanti ragazze e ragazzi, famiglie e medici che da tempo giocano di squadra per raggiungere obiettivi importanti.

Uff. stampa Aquila Basket