Il San Vito si conferma bestia nera per il Santos

Sotto di 19 punti, i "canarini" completano una grande rimonta lasciando con l'amaro in bocca la formazione allenata da Toscano.

Partita dai mille volti il derby giocato al palazzetto di Calvola per la seconda giornata di serie D, con il Santos che ha condotto la gara per lunghi tratti, per poi vedere il San Vito aggiudicarsi una vittoria in rimonta.

Partono decisamente forti i bianconeri condotti da un Pellegrino “on fire”. La guardia alla corte di coach Toscano infila cinque piazzati, spingendo il Santos al 5-13 dopo quattro minuti: due bombe di Spanghero consentono chiudere il primo quarto  sul 10-23 in favore degli ospiti.
La compagine del presidente Mezzina allunga ulteriormente il divario all’inizio della seconda frazione. Crevatin si conferma micidiale dalla distanza, mettendo a referto tre cesti consecutivi. Il San Vito prova a tenersi a contatto, grazie specialmente alla fisicità dei propri lunghi, Macoratti e l’esperto Delise. Al 16′ Coretti si vede fischiare uno sfondamento. La protesta che ne segue è giudicata eccessiva dall’arbitro Saule: tecnico ed espulsione. Con Coretti in tribuna e un vantaggio giunto a 19 lunghezze la partita sembra già indirizzata. Bravissimi i padroni di casa a non perdersi d’animo, quattro liberi di Macoratti consentono di limare il gap. Al riposo lungo il tabellone recita 27-40.

Al rientro dagli spogliatoi il San Vito comincia una rimonta clamorosa. La difesa dei ragazzi di Hruby si fa tanto intensa quanto energica, consentendo il recupero di diversi palloni poi monetizzati in contropiede. Per il Santos è blackout totale: Ruzzier alza il ritmo, Crasso traduce in punti. I padroni di casa rintuzzano lo svantaggio canestro dopo canestro con offensive rapide e incisive, che coinvolgono tutta la squadra. I primi punti bianconeri arrivano appena dopo quattro minuti abbondanti con due liberi di Lucian, ma oramai il San Vito è riemerso, la bomba dall’angolo di Marin vale la parità a quota 42, 15-2 il parziale. Ci pensa Crevatin a restituire la corrente ai suoi. Il terzo quarto finisce 49-53 per il Santos, il quale rialza la testa all’inizio dell’ultimo periodo: contro-break e nuovamente doppia cifra di vantaggio, 49-59 a otto giri di lancette dal termine.

L’aggressività messa in campo dal San Vito si rivela determinante, il Santos non riesce più ad arrivare a tiri facili, torna in tilt, coi canarini che ringraziano. Delise si mantiene lucido in lunetta, altra bomba di Marin, primo vantaggio San Vito a cinque primi dall’ultima sirena. Col punteggio in equilibrio ora è una battaglia: i padroni di casa sembrano più freschi degli avversari, costretti spesso al fallo per fermare le incursioni di un San Vito rinvigorito dalla rimonta. La squadra di Hruby diventa una sentenza dalla linea della carità: nei soli dieci minuti finali mette a segno 17 tiri liberi (alla fine sarà 22/26 il totale). Il Santos sbaglia un paio di attacchi e si vede costretto al fallo sistematico. Nè SalvadorDolcetti falliscono a cronometro fermo: vince il San Vito 71-67.

Primi 2 punti per il San Vito, che ha avuto il merito di non mollare dopo un avvio difficile e di aver aumentato l’intensità e la precisione nei minuti finali. Una match che ha tutta l’aria di essere stato gettato via dal Santos, che ora dovrà far tesoro di questa sconfitta per cercare la continuità durante tutto l’arco della gara.

SAN VITO – SANTOS   71 – 67

San Vito Trieste: Ruzzier 6, Minelli 5, Viller 4, Crasso 8, Macoratti 7, Salvador 9, Delise 10, Marin 16, Savi, Coretti, Dolcetti 9, Suzzi. All. Hruby.
Santos Basket Trieste: Crevatin 23, Spanghero 12, Lucian 2, Fatigati 6, Bembich 2, Pellegrino 15, Zamboni, Nacini 4, Romano 3, Fonda, Milocco, Cumbat G. All. Toscano.

Sebastian Romano