Matteo Cianciotta, un “killer” silenzioso per le ambizioni dell’Ubc Udine

La guardia classe 1994 di Andrea Paderni, con un tiro pesante, permette ai friulani di accedere alla Coppa Fvg grazie alla vittoria sul Sistema Pordenone.

Matteo Cianciotta.

Martedì, giornata consueta per l’appuntamento con il quintetto ideale della settimana: anche questa volta, andiamo a scandagliare il magico mondo delle “minors” del Friuli Venezia Giulia per vedere chi  si è messo particolarmente in luce all’interno delle vittoriose esibizioni delle nostre squadre.

PLAYMAKER: citazione doverosa per Federico Bagnarol. Il capitano della Vis Spilimbergo avrà soli centottanta centimetri, ma ha un cuore che fa provincia: la terza vittoria consecutiva della compagine mosaicista porta la sua indelebile firma, visto che oltre ai numeri molto interessanti (5/5 da due, 3/6 da tre, 5/6 ai liberi, 4 falli subiti, 3 assist), ha sommato anche la tripla decisiva che ha dato il 73-76 a Spilimbergo nel match disputato al PalaOpitergium, contro la Coe Elettronica Oderzo. Non era sicuramente una gara semplice da disputare, visto che i veneti possono mettere sul piatto grande fisicità, specialmente dentro l’area, ma la Vis ha potuto usufruire dell’ottima partita dei propri esterni: Federico Bagnarol è uno di questi; magari non sarà un playmaker ragionatore, ma ha grandissime doti realizzative ed è proprio questa la sua forza.

GUARDIA: lo inseriamo di diritto come guardia, pure se nel Don Bosco Trieste ricopre al 100% il ruolo di playmaker. A 37 anni, Matteo Spangaro non si è ancora stufato di fare canestro: in un campionato dove si sta dedicando maggiormente a passare la palla e a far giocare la squadra, spesso però si ricorda di essere stato un attaccante di razza e l’istinto offensivo emerge immediatamente. Contro la Pallacanestro Grado, evidentemente stimolato dai duelli a base di “trash talking” con gli avversari, ha scaricato ben 7 triple: 25 i punti messi a segno dallo “Sniper” salesiano, che insieme a Carlin (sei bombe a bersaglio) è stato un incubo per i difensori gradesi.

ALA PICCOLA: “Klaus” Munini (Fluid System 80 Tarcento) è il miglior “3” della settimana. “Dove lo metti, lui sta”: questa sarebbe una definizione perfetta di questo giocatore di 200 centimetri classe 1985 che svaria senza troppi problemi dal ruolo di ala forte a quello di playmaker. Se in C Regionale, la passata stagione, occupava prettamente gli spot di “3” e “4”, in questo campionato sta evoluendo anche da regista, portando su la palla ma spesso risultando anche il miglior realizzatore dei suoi. Coach Andriola sa di avere con sé un elemento di categoria superiore e, contro Bassano, Munini ha sfoderato tutto il suo repertorio offensivo: ben 35 i punti segnati, in 35 minuti, con cifre davvero notevoli (11/18 da due, 3/5 nelle bombe, 4/4 ai liberi, 5 rimbalzi, 5 falli subiti, 3 assist e 37 di valutazione). A Bassano stanno ancora cercando di sostituire la retina “bruciata” dalle conclusioni del capitano biancoverde.

ALA FORTE: come miglior “4” della settimana inseriamo Riccardo Castelli, ala della GSA Apu Udine. All’ennesima larga vittoria bianconera, con una grandissima difesa, corrisponde un’altrettanto ottima prestazione di questo atleta classe 1988 che con la Serie B davvero non ha nulla a che spartire. Qualità e quantità all’interno dello stesso giocatore, che contro Pavia ha vinto il duello contro la coppia Buscaino – Pavone, certamente due giocatori non facili da affrontare: la sua capacità di giocare dentro e fuori mette spesso in difficoltà i diretti concorrenti e anche nell’ultima esibizione del team di Lardo ha accumulato cifre di spessore. Per Castelli, infatti, ci sono stati 17 punti (6/10 da due, 1/4 da tre, 2/5 ai liberi), 12 rimbalzi, 5 falli subiti e 2 assist: un’arma “totale”, per la compagine udinese che continua a volare nelle zone alte della classifica.

PIVOT: Andrea Colli (Energy Lab Falconstar Monfalcone) non ne poteva più. Dopo due partite passate in tribuna a guardare e sostenere i propri compagni, a causa di una squalifica, è ritornato sul parquet ed ha sfogato tutta la sua rabbia sui malcapitati giocatori della Vigor Conegliano: per la formazione “bislaca” si trattava di una partita fondamentale contro una diretta concorrente per la salvezza, un confronto che è stato largamente dominato (96-71) e questo grazie soprattutto alla presentazione di Moretti e di Colli, che è stato inarrestabile dentro al pitturato. Per il lungo classe 1988 di Franceschin, match da 24 punti (8/12 da due, 1/1 da tre, 5/7 ai liberi), 13 rimbalzi, 7 falli subiti e ben 38 di valutazione. In una parola? Dominante.

SESTO UOMO: il miglior sesto uomo della settimana è un giocatore che spesso parte in quintetto per il Latte Carso Ubc Udine. Stiamo parlando di Matteo Cianciotta, guardia di 190 centimetri classe 1994 che fa del tiro la sua dote migliore: arrivato da Tolmezzo in estate, dopo tre campionati passati in Carnia, ha subito dimostrato di poter essere determinante nelle rotazioni di coach Andrea Paderni. La sua capacità di trovare il canestro è sicuramente importante in una squadra che non ha attaccanti puri ma che gioca molto “di sistema”: contro Pordenone, un suo tiro pesante nel finale ha steso i naoniani e consegnato il referto rosa nelle mani di Udine, che con questo successo ha raggiunto un traguardo davvero importante, ovvero l’accesso alle Final Four di Coppa Regione Fvg.

COACH: il miglior coach della settimana è certamente Giovanni Busolini (Ardita Gorizia). La sua squadra, appena sette giorni prima, aveva perso nettamente contro Caorle e sembra essere ritornata sulla terra: l’impegno contro Mestre non era di sicuro semplice, visto che il team veneto è ambizioso e può contare su giocatori del calibro di Chinellato, Mtaye, Bozhenski o Verri. Bene, la squadra isontina dimostra di essere ancora una volta la mina vagante del campionato di C Gold Girone C, con un’affermazione per 63-83 fuori casa. Tra i punti di Marcetic, gli assist di Nanut e le triple di Manservisi, l’Ardita ha messo al tappeto la Emme Retail, prendendosi un referto rosa davvero importante per il morale e per proseguire la corsa nella parte “nobile” della graduatoria.