San Daniele del Friuli, sabato c’è la sfida con il Don Bosco Trieste

Dopo la vittoria con il Breg, un'altra squadra triestina sul cammino dei collinari: "Attenzione al bomber Grimaldi ed al realizzatore Schina, i salesiani sono una formazione difficile da affrontare".

Torna in campo Il Michelaccio San Daniele dopo la bella vittoria a San Dorligo della Valle e lo fa ancora in terra giuliana, in casa di una delle protagoniste di questo avvincente campionato di serie C Silver: l’Eppinger Don Bosco Trieste, terza forza del torneo con la Bluenergy Codroipo.

Un’altra trasferta da far tremare i polsi quindi, ma coach Sgoifo, come la settimana scorsa dopo la sconfitta nel derby con Fagagna, dimostra calma e determinazione: “L’Eppinger è probabilmente la squadra più in forma del momento e non a caso anche loro, prima di noi, erano riusciti a sbancare la tana del Breg.

I salesiani sono il gruppo con il maggior talento di tutta la serie C e per questo vantano il miglior attacco del Campionato (1497 punti in 19 partite contro Il Michelaccio che li segue con 1414, ndr) e il bomber principe della categoria Alberto Grimaldi, capace di una media di 22,76 punti a partita, ben spalleggiato dal quarto marcatore in classifica Andrea Schina, con 17,55 di media. Oltre a loro altri due “fenomeni” quali Spangaro e Carlin, giocatori anche loro capaci di bottini ben oltre i venti punti.

Come la settimana scorsa non avevamo fatto drammi per la sconfitta casalinga con Fagagna, questa settimana dovremo essere bravi a non esaltarci più del lecito, a rimanere umili, concentrati e soprattutto ancora affamati: nuovamente nessuna pressione particolare quindi, ma solo la voglia di confrontarsi con dei giocatori eccellenti con i quali, tra l’altro, siamo in ottimi rapporti di stima, rispetto ed amicizia.

Sembrerà un’esagerazione, ma sono sincero quando dico che la partita contro il Don Bosco per noi sarà più difficile da affrontare rispetto a quella con il Breg. Se contro il dorligesi il piano partita fondamentalmente era tenere il ritmo alto per stancarli e attaccare il canestro velocemente, senza troppi tatticismi, per non dare alla difesa di casa il tempo di organizzarsi, usare questa strategia contro una squadra che fa del “gioco libero”, basato sulle letture dei singoli, la sua arma migliore potrebbe essere un gioco al suicidio.

Questa volta dovremo essere in molto più razionali senza rinunciare a fare la nostra pallacanestro e stando attenti a prendere sempre tiri ben bilanciati, per non scoprirci al loro contropiede e viceversa obbligarli ad attaccare sempre la nostra difesa schierata. Indubbiamente la coppia Grimaldi-Schina fa paura, ma non meno delle guardie Spangaro-Carlin o dei lottatori Zanini, Gordini e Catenacci. Questa volta dovremo avere tutti voglia di sacrificarci in difesa e piuttosto che giocare la partita a fare un canestro più dei nostri avversari, dovremo giocare per vincerla subendone uno in meno!”

Sara Puntel