Fonte: Gazzetta dello Sport
Mentre in Italia la querelle Eurolega-Fiba è tristemente finita nel dimenticatoio con la forzata retromarcia, pistola alla tempia, di Reggio Emilia, Sassari, Trento e Cantù, non altrettanto si può dire per altri Paesi europei. Dopo il Partizan Belgrado, che si è visto bloccare i tesseramenti dalla federazione serba (ha solo 4 giocatori a roster) per aver scelto di giocare l’Eurocup, ora è la volta dell’Aek Atene, che ha fatto una brusca retromarcia, per lo stesso motivo, con la Fiba che ha trovato l’escamotage (legale ma deprecabile) di non concedere le licenze tramite le federazioni delle singole nazioni per imporre il suo volere.
