Reggio Emilia scaccia i fantasmi e batte la rivale Sassari

GRISSIN BON REGGIO EMILIA – DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI 86-80

Siamo già alla seconda di campionato e il sabato sera propone uno scontro al vertice di grande appeal: Reggio e Sassari di fronte in un remake scudetto neanche troppo distante nel tempo. Grissin Bon con il rientrante Strautins, Dinamo senza Jack Devecchi.

Johnson-Odom è bollente da ormai una settimana, dopo aver castigato Varese mette 4 punti per garantire il vantaggio ai suoi ad inizio partita: 2-8 con Reggio senza troppo convinzione al tiro. E’ Amedeo Della Valle il leader offensivo dei padroni di casa (pardon, vicini di casa visto l’esilio al PalaDozza di Bologna), ma gli ospiti corrono benissimo occupando le corsie corrette: 5-12 con canestro di Lydeka. Grissin Bon che difende meglio e di conseguenza prende fiducia offensivamente: Needham, Aradori e Polonara per un parziale di 8-0 e sorpasso sul 13-12. Contro parziale di 0-4 in uscita dal time out e primo quarto chiuso 13-16 per Sassari. Torna a correre con la rapidità compatta di Johnson-Odom il Banco, e come sempre i dividendi arrivano, allungo sul +8 con time out immediato di Menetti. Nel gioco rapido e con tanto movimento della nuova versione sarda, Olaseni trova ottime linee di passaggio per canestri ad alta percentuale. Pallacanestro confusionaria a cavallo della metà frazione, i canestri arrivano dalle mani educate dei fuoriclasse: esegue Savanovic per il 19-28. Pessima difesa dei padroni di casa sui pick’n roll ospiti, Lydeka e soci banchettano nell’area sguarnita reggiana, Della Valle è l’unico terminale in grado di tenere in linea di galleggiamento i suoi. Zona ordinata da Menetti, Johnson-Odom a sovvertire ogni logica cestistica e a segnare canestri forzati, squadre all’intervallo sul 30-42.

Tanta fatica in attacco per la Grissin Bon, segno che il nuovo corso non ha oliato ancora tutti i meccanismi; dalle scorribande estemporanee dei singoli arrivano canestri che sono ossigeno puro. Delroy James con due canestri per il -4, inerzia che sembra sensibilmente cambiare padrona, non a caso coach Pasquini chiama immediatamente time out. Clinic di chiusura difensiva per Lydeka, nuova fiammata sarda con Olaseni sugli scudi, 43-51 con tripla di Sacchetti. Botta e risposta, torna Reggio Emilia con un altro parziale, -1 e match interessante. Needham segna anche in carpiato rovesciato, il “go-to-guy” reggiano insieme ad un ottimo James, terzo quarto chiuso con il vantaggio interno 59-57. Premiata ditta Della Valle-Lesic e la Grissin Bon torna a volare, 64-61 con De Nicolao a collezionare antisportivi e la conseguente espulsione da regolamento. Menetti scatena l’inferno durante il time out, slancio emotivo per sfruttare l’ambiente caldo del PalaDozza; ancora Lesic, protagonista assoluto, ma le risposte sarde arrivano puntuali: 70-70 a meno di 4 minuti dal termine. Il morso di Johnson-Odom, due triple con l’uomo addosso spaccano la partita, ma Gentile risponde da otto metri, non c’è niente da fare Reggio e Sassari regalano sempre emozioni. Pistolettate da ambo le parti, finale stupendo per emozioni e carica agonistica, con difese non pervenute. Achille Polonara torna a volare, ma Stipcevic torna a castigare con canestri chirurgici: 78-80 a 50 secondi dal termine. La Grissin Bon ha 23 secondi per gestire l’ultimo pallone sull’80 pari, l’idea tattica di coach Pasquini è di mandare in lunetta gli avversari: 2/2 di Polonara, 0/2 di Odom e la Grissin Bon vince la sfida contro Sassari (scacciando anche qualche fantasma) per 86-80.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)