Ultimo quarto devastante e San Daniele del Friuli continua a volare in classifica: è questo il resoconto del match fra i collinari e la Ferroluce Asar Romans, squadra allenata da Jan Zavrtanik che fino a questo momento ha comunque disputato un’ottima prima parte di stagione.
Il potenziale dei collinari, però, si è scatenato completamente lungo i quaranta minuti di gioco, con un equilibrio che è durato per tre quarti di gara pure se Il Michelaccio ha sempre controllato il punteggio.
Un match dove Romans ha venduto cara la pelle, anche se “Kaiser” Franz non è riuscito a mettere a segno i suoi classici coast to coast in zingarata, ben controllato dalla difesa collinare; “Dade” Dreas dentro l’area ingaggia un bellissimo duello con Dijust, mentre il ’96 Candussi si dà da fare sul perimetro, ma ha le mani piene con la batteria di esterni di coach Sinone.
Pellarini orchestra alla grande i ritmi, ma i protagonisti odierni sono Bortoluzzi (19) ed Ellero (16) per Il Michelaccio che, dopo aver guadagnato un +7 a metà incontro, mantiene il vantaggio nel terzo periodo; Polvi supporta Dreas vicino a canestro, mentre dall’altra parte anche Tosoni e Simonutti danno una bella mano alle offensive collinari, che poi vengono coronate da un ultimo quarto assolutamente perfetto.
San Daniele ha ancora molta benzina, Romans invece l’ha esaurita: questa la sintesi del 23 – 5 con cui i padroni di casa aumentano esponenzialmente il proprio margine, fino al +26 conclusivo. San Daniele prosegue la sua cavalcata vincente in testa alla classifica, mentre la Ferroluce subisce uno stop ad opera di una delle formazioni più blasonate della C Silver.
SAN DANIELE DEL FRIULI – ASAR ROMANS 93 – 67
Il Michelaccio San Daniele del Friuli: Vidoni 2, Pellarini 10, Colutta 5, Simonutti 12, Nicoloso, Domini, Bortoluzzi 19, Tosoni 12, Bellina 4, Ellero 16, Dijust 13. All. Sinone
Ferroluce Asar Romans: Franz 6, Musig 10, Candussi 16, Galopin 1, Gennaro, Costi, Dreas 18, Polvi 10, Pieri 2, Devetak 4, Buso. All. Zavrtanik
Parziali: 21-20; 46-39; 70-62
Arbitri: Frongia e Di Lenardo di Udine
