Stings Mantova, il pre-partita con Martelossi e Bryan

Il coach: “La presenza o meno di Blackshear condizionerà molto il gioco di Forlì. Noi cercheremo di limitare il loro tiro da tre punti”. Il centro biancorosso: “Sarà una gara tosta. Dobbiamo tornare a giocare il basket dell’ultimo periodo”.

Nell’ultimo mese e mezzo sono arrivati sette successi e una sconfitta ma sono stati diversi gli errori che il coach degli Stings Alberto Martelossi ha visto ripetersi anche nei match vittoriosi. Da qui è iniziata l’analisi del pre partita contro Forlì con il tecnico degli Stings: “Abbiamo ripetuto diversi errori in queste ultime gare, errori che potevano costarci qualcosa sia in termini di rimonta sia in termini di partite perse – ha detto Martello –. Nelle uscite precedenti non è successo mentre con Trieste sì. Il nostro percorso va migliorato, ma questo lo dicevo anche quando vincevamo. Detto questo, è chiaro che contro l’Alma è stata una partita in cui non abbiamo avuto un approccio iniziale positivo. Devo dire, invece, che nella parte centrale del match abbiamo giocato in maniera molto solida e diligente, da squadra importante. Nel finale è vero che abbiamo sbagliato qualcosa di troppo, ma sicuramente hanno inciso anche altri fattori. Penso ad esempio alla bassa percentuale ai liberi o a un arbitro che ha avuto scarso coraggio nel fischiare un normalissimo fallo su Giachetti o una violazione di passi di partenza a Green”.

La disamina si è poi spostata su Forlì, prossimo avversario degli Stings domenica al Palabam e in diretta su Sky Sports 2: “Loro sono una squadra con una pericolosità offensiva diffusa. Sulla valutazione però incide la presenza o meno di Blackshear, visto che danno tutti per scontato che non sarà presente. Per Forlì è un atleta formidabile per produzione offensiva, nonostante ultimamente li abbia condizionati in negativo. Quindi devo evincere – ha proseguito il coach – che avremo un  riferimento in meno ma avremo una pericolostà diffusa maggiore da parte di tutti, compreso il nuovo acquisto Reati. Direi che l’arma principale di questa squadra sta veramente nel tiro da tre punti preso in varie maniere, un po’ come avevamo detto per Udine. Cercare di togliere alla radice la loro pericolosità significa, prima di tutto, difendere gli uno-contro-uno di questi giocatori e annullare i blocchi. Nel momento in cui riusciremo a fare ciò saremo a buon punto, anche perché credo che solo con il tiro da tre punti faranno fatica a vincere la partita, proprio perché non hanno grandi giocatori interni o grandi penetratori fra i primi cinque. Senza contare quanto inciderà per loro l’eventuale assenza di Blackshear”.

Accanto al coach in conferenza stampa anche Sylvere Bryan, uno degli uomini di maggior esperienza del gruppo biancorosso: “Contro Trieste ho apprezzato la tenacia e la calma con cui siamo tornati in partita dopo essere andati sotto di molti punti. Siamo rientrati con serenità e senza frenesia e siamo andati anche a +5 negli ultimi minuti. Questo è stato positivo perché conosciamo sempre meglio le nostre potenzialità. Domenica dovremo ripartire dalla difesa che è il nostro marchio di fabbrica. Quando riusciamo a difendere forte le vittorie arrivano. Contro Forlì sarà una partita tosta – ha proseguito Bryan –. Il nostro girone è molto equilibrato e non ci sono squadre che dobbiamo sottovalutare nonostante la posizione in classifica. Dovremo stare attenti ed essere bravi a riproporre la buona pallacanestro mostrata nell’ultimo mese e mezzo”.

Ultimo argomento trattato quello legato all’accesso alla fase finale di Coppa Italia: “Nello spogliatoio non ne parliamo più di tanto. Per adesso dobbiamo provare a vincere il più possibile, lavorando a testa bassa e senza guardare troppo in là. Solo così i risultati ci premieranno. Per il momento però concentriamoci solo ed esclusivamente su Forlì”.