Pecile d’orgoglio, ma il derby è di Treviso

Trieste rialza la testa troppo tardi e per poco manca l'impresa in terra veneta.

Torna uno dei grandi derby della pallacanestro italiana: Treviso ospita Trieste nella prima sfida stagionale del 2017 in un palazzetto strapieno e colmo di adrenalina anche sugli spalti. Per i biancorossi una trasferta decisamente difficile, ma che arriva in un momento positivo e produttivo del percorso di maturazione del collettivo guidato da Dalmasson.

Quintetto Trieste: Bossi, Parks, Green, Prandin, Da Ros
Quintetto Treviso: Perry, Moretti, Fantinelli, Ancelotti, De Cosey

I quarto
Bell’inizio di derby: incisivo, esaltante ed energico in entrambi i lati del campo. Trieste risponde alle folate dei trevigiani con sprazzi di personalità; a metà quarto l’Alma conduce 14-8, facendo girare sufficientemente bene il pallone e costringendo gli avversari al 4° fallo di squadra, segno che la buona difesa sta “pagando”. Sul finale di frazione gli uomini di Pillastrini ritrovano fiducia e confidenza col canestro, ma una tripla di Bossi (ottimo approccio, anche al di là degli 8 punti personali) dice 19-16 Trieste.

II quarto
Biancoblù decisamente più reattivi contro il “nuovo” quintetto ospite: nel giro di pochi istanti i veneti piazzano un 7-0 di parziale riconquistando il comando, Trieste soffre a rimbalzo e anche nella costruzione di un gioco non più fluido come nei primi dieci minuti. La freschezza di Negri e Moretti sospingono Treviso al +2, ma nonostante le frequenti ingenuità e le troppe chance regalate, l’Alma è ancora lì. La poca lucidità dei triestini (9 le palle perse) favorisce i padroni di casa, che allungano sul 43-38 prima che la sirena interrompa temporaneamente le ostilità.

III quarto
Il +7 Treviso di inizio secondo tempo è frutto della diversa qualità fra le due compagini: quest’ultima si esprime in una capacità di restare solidamente concentrati sul rettangolo di gioco; Trieste scivola nella consueta paranoia del terzo quarto, mentre la De’ Longhi oppone i 10 punti a testa di De Cosey e Perry e il 53.1% al tiro di squadra, in conseguenza alle migliori scelte di tiro e alle migliori letture. Parks (18 punti, 8 rimbalzi e 24 di valutazione) rinasce dalle ceneri e compensa un impalpabile Green riportando i suoi a -2 (55-53), prima di sedersi in panchina per la pausa che prelude all’ultima frazione.

IV quarto
Un montante dritto al volto colpisce Trieste in queste prime battute: manca quel guizzo, quei pochi centimetri di “voglia”, quel salto di qualità difensivo e offensivo che sta condannando questa trasferta del Nuovo Anno. Un Green da 5 punti, 3 palle perse e 0 di valutazione non è accettabile per chi voglia affrontare questa corazzata (perché allora tenerlo in campo?): a 2’47” gli uomini di Pillastrini possono gestire un solido +9 (66-57). Pecile risponde con quell’orgoglio che manca ad alcuni compagni, portando Trieste a -2 (70-68) a soli 37 secondi dal termine, ma è troppo tardi: il cronometro condanna i giuliani ed il derby è meritatamente di Treviso.

 

TREVISO – TRIESTE   77 – 75 

Dè Longhi Treviso: Fantinelli 12, Perry 11, Saccaggi 6, Negri 7, Rinaldi 6, Barbante, La Torre 3, De Cosey 10, Malbasa 1, Poser, Moretti 15, Ancelotti 6. All. Pillastrini
Alma Pallacanestro Trieste 2004: Parks 21, Bossi 8, Coronica, Green 10, Ferraro, Pecile 11, Baldasso 6, Gobbato, Simioni, Prandin 4, Da Ros 10, Cittadini 5. All. Dalmasson

Parziali: 16-19; 43-38; 55-53