Martelossi e Amici nel pre-partita di Mantova – Ferrara

Il coach: “Dobbiamo essere bravi ad avere la testa sgombra dopo il sucesso contro la Virtus. Per vincere dovremo essere più quadrati di loro”. L’ala biancorossa: “Per me è sempre una gara speciale. Felice di ritrovare Furlani che a Ferrara mi ha lanciato”.

Alberto Martelossi

Banco di prova dovevano essere e banco di prova sono state. Le due gare che gli Stings hanno affrontato contro Treviso e Virtus sono state sicuramente propedeutiche al processo di crescita del team biancorosso. A certificarlo, nella consueta analisi pre partita, il coach virgiliano Alberto Martelossi: “Il giudizio sugli ottanta minuti è certamente positivo. Avremo modo di trarre grandi indicazioni e grande esperienza per il futuro da queste gare. Adesso però l’attenzione si sposta sull’aspetto mentale. Dobbiamo certamente evitare di essere presuntuosi, e per presunzione intendo dire pensare che tutto quello che verrà dopo queste partite possa dimostrarsi più facile. Anzi, sono convinto che diventerà ancora più difficile dal momento che andremo ad affrontare delle squadre che da ora in poi avranno ben più chiaro quale sarà l’obiettivo finale per cui lottare. Saranno tutte situazioni da ‘coltello fra i denti’, specialmente le trasferte. E’ evidente che, se mai è possibile, questo percorso sarà ancora più difficile e quindi la tempra che abbiamo potuto mettere da parte in queste due gare dev’essere veramente da tenere nel salvadanaio e utilizzare nel momento decisivo”.

Sulla strada degli Stings ci sarà Ferrara, formazione in crisi di risultati e che ha appena cambiato allenatore passando da Trullo a Furlani: “Loro saranno particolarmente affamati mentre noi dovremo essere bravi ad avere la testa sgombra anche dopo una vittoria bella, importante e coinvolgente come quella con la Virtus. L’aspetto mentale, ripeto, conterà moltissimo. Noi siamo una squadra che sta consolidando determinate abitudiini mentre, viceversa, Ferrara sarà una squadra che nel giro di tre giorni ovviamente non potrà cambiare completamente le proprie abitudini semplicemente con la presenza di un nuovo allenatore, quindi le motivazioni, la cattiveria agonistica, gli aspetti di dettaglio e la capacità di essere camaleontici nel corso dell’incontro e di sapersi adattare a quello che a livello improvviso farà vedere l’avversario saranno alcune delle chiavi del gioco. Loro – ha proseguito Martelossi – sono una squadra forte e che ha talento, e col talento si può andare certamente lontano a maggior ragione in singola gara, questo è quello che ci dimostrarono all’andata. Credo sia stato l’unico avversario a segnarci più di cento punti e quindi bisogna partire da lì. Avere idee molto chiare e sapere che comunque la si giri noi dobbiamo dimostrarci più quadrati di loro per poter pensare di vincere su un campo così difficile”.

Coach Martelossi e il suo vice Seravalli non saranno gli unici ex della partita. Sarà una gara speciale anche per l’ala biancorossa Alessandro Amici: “Sicuramente ha un sapore speciale. E’ una partita che passa soprattutto dall’emotività. A Ferrara sono stato tanto bene, sarò sempre grato alla città. E poi sono sinceramente contento di ritrovare coach Furlani che è stata la persona che a Ferrara mi ha praticamente lanciato”.

Amici ha poi spostato l’attenzione sul campo, tornando prima sulla vittoria contro Bologna e poi parlando dei prossimi avversari: “Sicuramente battere la Virtus ci ha lasciato quel dolce in bocca che non avevamo trovato nella partita contro Treviso. Ha fatto capire a noi stessi di che pasta siamo fatti e fino a che punto possiamo lottare in questo campionato, perché ricordiamo che loro venivano da undici partite vinte di fila, e in un campionato equilibrato come questo non è cosa da tutti. Perciò sicuramente ci porta entusiasmo ed energia ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra. Io penso che la nostra sia un’ottima squadra, che quando scende in campo deve essere giustamente preoccupata degli avversari, ma mi piace pensare che debbano essere gli avversari ad essere più preoccupari di giocare contro contro di noi. Come ho sempre detto – ha concluso Amici – se noi riusciamo a fare le nostre cose e rimanere concentrati più tempo possibile nell’arco della partita penso che siano veramente poche le squadre che ci possono tenere testa. E non lo dico con presunzione ma dati alla mano”.