Alma Trieste, ora sì che si fa sul serio

A Ravenna match importantissimo in chiave playoff tra due squadre al top della forma.

Dopo cinque vittorie consecutive in cui ha espugnato i palazzetti di Imola e Ferrara ed ha battuto in casa sia Verona che la Fortitudo Bologna, i ragazzi di coach Eugenio Dalmasson continuano il giro delle pretendenti ai playoff e si presenteranno sabato prossimo al PalaDeAndrè di Ravenna con il morale alle stelle e la voglia di continuare a stupire tifosi, addetti ai lavori, ma soprattutto se stessi. In caso di vittoria, infatti, Trieste resterebbe prima a pari punti o con la Virtus Bologna o con Treviso, i cui destini – entrambi attualmente rimessi in discussione da un periodo alquanto negativo – saranno l’uno di fronte all’altro in concomitanza al Palaverde.

Di fronte i biancorossi si troveranno un agguerritissima Ravenna, reduce dalla sconfitta di 1 punto all’overtime a Recanati ma con ancora nell’animo la grinta dimostrata nella vittoria casalinga contro la Virtus Bologna, che sicuramente metterà in campo per rimanere da sola al quarto posto: per portare a termine con successo questa missione serve fare uno sgambetto ai biancorossi e ricevere buone notizie dalla Bologna biancoblu che ospita Mantova, a pari punti con i romagnoli ma vincente nell’unico scontro diretto fin qui giocato.

Forte del primo posto – seppur in realtà terzo a causa degli scontri diretti con le altre due leader della classifica – l’Alma Trieste in 20 gare ha collezionato una differenza canestri di +131, seconda miglior prestazione dopo la corazzata Virtus Bologna (che ha inoltre una gara in meno), con una media a partita di 77,7 punti che corrisponde alla settima casella del torneo. Seconda dopo Ferrara ed assieme a Roseto e Virtus Bologna con il 52% da due punti, quint’ultima dai 6 e 75 con il 33% (assieme a Verona e Fortitudo Bologna) e ultima dalla lunetta con il 70%, la Pallacanestro Trieste è la squadra che subisce meno stoppate a gara (1,2). Quarta per falli commessi (mediamente 21,5), quart’ultima per media rimbalzi totali (34,2), prima per media palle recuperate (8,9), sesta per media assist assieme a Mantova (15,3) e quinta assieme a Roseto per valutazione media (83,8),

La OraSì Ravenna nelle ultime cinque gara ne ha vinte tre ed in casa ha un ruolino di marcia decisamente di primo piano con due sole sconfitte in dieci apparizioni. I romagnoli guidati da coach Antimo Martino – al suo terzo anno consecutivo – con 77,9 punti di media ad allacciata di scarpe sono al sesto posto della graduatoria, con una differenza canestri di +67. Quint’ultima da due punti con il 49%, dall’arco con il 37% è al secondo posto assieme alla Virtus Bologna e dietro a Roseto, mentre dalla linea della carità il 76% è un valore che vale la metà della classifica assieme a Udine. Seconda per falli commessi con 22,2 fischiate di media ad ogni partita, i ravennati catturano in media 34,4 rimbalzi – quindi qualcosa meglio di Trieste – mentre le palle recuperate mediamente sono 7,6 (terzo miglior risultato del girone est). La media assist è di 12,0 – peggior prestazione assieme a Forlì – mentre la valutazione media si attesta sul valore di 83,9, terza con un decimo in più di Trieste ed a pari merito con Mantova.

Nelle classifiche individuali di Ravenna troviamo Taylor Smith leader assoluto nella percentuale complessiva di tiro con il 63,8% e nelle stoppate date, con 54 totali e 2,7 di media. Terzo per media valutazione con 23,8 è tra i migliori rimbalzisti del torneo: nel proprio pitturato è terzo per media (9,7) e secondo per totale (141), in attacco è sesto con 52, mentre a livello complessivo le 193 arpionate lo pongono sul secondo gradino del podio. Non c’è che dire …un signor giocatore! Il connazionale Derrick Michael Marks è quarto nei tiri liberi con l’89,5% mentre il vicentino Alberto Chiumenti – di scuola Fortitudo – è il quinto giocatore a subire più falli nel girone est (89).

Per i biancorossi troviamo invece Javonte Damar Green primo nelle palle recuperate (60 totali per 3,0 di media), mentre Jordan Parks è quinto nelle classifiche delle stoppate (1,4 di media per 28 totali). Andrea Pecile è scivolato al nono posto dalla linea della carità con l’84,1%, stessa posizione occupata da Matteo Da Ros nella graduatoria degli assist con 75 palle distribuite.

Per Ravenna la coppia americana Marks – Smith porta in cascina il 39,5% del fieno della squadra, con 616 punti su 1558. Marks ha segnato 328 punti (48% 2PT, 33% 3PT, 89% TL, 52 RIM, 25 REC, 35 ASS), mentre Smith ne ha messi 288 (64% 2PT, 0% 3PT, 62% TL, 193 RIM, 34 REC, 37 ASS).

Stesso colore a stelle e strisce è quello del maggior fatturato biancorosso, con Green e Parks che producono 617 dei 1553 punti complessivi, ovverosia il 39,7%; valori molto vicini alla coppia ravennate.  Javonte Damar Green ha messo a referto 333 punti (57% 2PT, 43% 3PT, 67% TL, 117 RIM, 60 REC, 27 ASS), mentre Jordan Parks ne ha infilati 284 (59% 2PT, 25% 3PT, 75% TL, 146 RIM, 28 REC, 39 ASS).
Percentuali e valori a confronto per tiri, rimbalzi e assist tra i migliori tre giocatori delle due sfidanti:
% 2 PUNTI
TRIESTE: Parks 59, Green 57, Bossi 50
RAVENNA: Smith 64, Masciadri 55, Marks 48

% 3 PUNTI
TRIESTE: Green 43, Pecile 40, Baldasso 36
RAVENNA: Raschi 47, Masciadri 40, Tambone 39

% TIRI LIBERI
TRIESTE: Pecile 84, Parks 75, Green 67
RAVENNA: Marks 89, Tambone 89, Raschi 89

RIMBALZI
TRIESTE: Parks 146, Green 117, Da Ros 115
RAVENNA: Smith 193, Chiumenti 87, Masciadri 80

ASSIST
TRIESTE: Da Ros 75, Bossi 68, Parks 39
RAVENNA: Sabatini 41, Tambone 38, Smith 37

Il 6 novembre scorso all’Alma Arena i triestini si imposero per 74 a 72 dopo un finale concitato che vide protagonista il biancorosso Javonte Damar Green: a 35 secondi dalla sirena, sul punteggio di 70-70, un fallo di Raschi lo mandò in lunetta, da dove segnò entrambi i tiri liberi. Rimessa di Ravenna dopo il timeout e dopo soli 4” fallo di Green su Marks, che dalla linea della carità riportò in parità il match sul 72-72. Capovolgimento di fronte con errore al tiro di Prandin a 7” dalla fine, rimbalzo in attacco di Green con schiacciata e canestro vincente e decisivo, visto il successivo errore di Marks allo scadere.