Playoff time all’Alma Arena: lo scarto fra ciò che cambia e ciò che resta della filosofia di squadra farà la differenza in questo esordio contro Treviglio. Nel tempio del basket triestino si respira l’aria delle grandi occasioni e l’innesto di Cavaliero può essere un’arma tattica non indifferente nella faretra di coach Dalmasson. Gara 1, Signore e Signori!
I quarto
Parte bene Treviglio, che riscalda subito la retina ospite arginando i primi canestri giuliani: Trieste appare ancora molto timida in difesa, e a metà quarto insegue a -2 (14-12). Specialmente sotto le plance i padroni di casa soffrono nella protezione del ferro, mentre in attacco Cittadini e Da Ros sono già molto “presenti”, anche nello score. Coach Vertemati sta interpretando la gara in maniera assai lucida (soprattutto considerando il fattore campo ostile) e la sua squadra pare già solida mentalmente. Cavaliero onora l’Alma Arena con due triple consecutive e questo rush finale consegna il +2 che chiude la prima frazione (24-22).
II quarto
Un piccolo scivolone dei lombardi dà il via al primo parziale degno di nota e due magie di Da Ros si traducono nel +7 sul 31-24. Marini non è solo il top scorer della Remer, ma è anche la principale preoccupazione dei biancorossi: Green e Parks non stanno giocando e Treviglio ha tempo e modo per riportarsi in vantaggio (33-31). I necessari cambi favoriscono i padroni di casa, che volano a +8 nonostante il quintetto ospite continui a distinguersi per determinazione e testardaggine. Al fischio della sirena il tabellone segna 50-41 dopo un “and one” di Da Ros.
III quarto
La solita sonnolenza post-prandiale del terzo quarto colpisce un’Alma poco “cattiva” nella metà campo difensiva e giustamente la Remer ne approfitta per piazzare un doloroso parziale di 14-3 (55-53 Treviglio a 6’06”), con un Adam Sollazzo davvero scatenato, autore di dodici punti nel solo terzo periodo. Trieste deve ringraziare la coppia Cavaliero-Da Ros, che dispensa pallacanestro di qualità e bella da vedere, perché nell’altalena dei ribaltamenti di fronte servono “go-to-guy” ai quali affidarsi nei momenti di difficoltà. Il tesissimo terzo atto di questa gara di playoff si arresta sul 67-67.
IV quarto
Nonostante Trieste schieri molti veterani sul parquet (Green e Parks ancora in panchina, una scelta onesta), la paura non viene fugata a sufficienza e gli ospiti conservano gelosamente l’inerzia e un leggero vantaggio. Un eroico (come sempre!) Prandin sporca passaggi e palleggi avversari: con pazienza l’Alma trova il +2 (75-73) affidandosi ad una difesa intensa e aggressiva. Treviglio resiste, anche grazie ad una zona non sempre ben interpretata dai biancorossi, e a 2’36” Marino pareggia la partita sul punteggio di 77-77. Green torna sul parquet e difende egregiamente, Parks insacca un siluro dall’arco e Trieste sale a +5 (82-77). Treviglio trova con fatica il -4 e Pecile non è sufficientemente preciso dalla lunetta: 86-83 a 13 secondi con palla in mano ai triestini; Green riporta l’Alma sopra di 5 e non c’è più tempo per la rimonta.
TRIESTE – TREVIGLIO 88 – 83
Alma Pallacanestro Trieste 2004: Ferraro, Cavaliero 12, Bossi 6, Prandin 5, Baldasso, Parks 18, Green 8, Cittadini 8, Coronica, Da Ros 27, Pecile 4, Simioni. All. Dalmasson
Remer Blu Basket Treviglio: Cesana, Pecchia, Sorokas 12, Marino 10, Marini 13, Mezzanotte 2, Genovese 2, Rossi 12, Nwohuocha 6, Sollazzo 26. All. Vertemati
Parziali: 24-22; 50-41; 67-67
Giovanni Baldini