Giulia Gombac (Castel Carugate) al raduno della Nazionale Italiana

L'ala classe 1994, capitano di Carugate, ha vissuto una mattinata al servizio della maglia azzurra.

Giulia Gombac assieme al CT Marco Crespi.

C’erano anche Giulia Gombac, Antonella Contestabile e Cecilia Albano al mini raduno convocato a Broni dal nuovo commissario tecnico della nazionale italiana di basket femminile Marco Crespi, nell’ambito del progetto “Contagio Azzurro” avviato con la stagione 2017-2018 dopo l’avvicendamento sulla panchina dell’Italbasket rosa con coach Capobianco.

In tutto venti ragazze, provenienti dalle squadre del Nord, tra cui Tecmar Crema, Castelnuovo, Torino, Broni e Carugate, si sono trovate alle 9.45 al Palaverde “Gianni Brera” per una sessione di allenamenti durata all’incirca due ore. Crespi ha diviso le atlete in due gruppi: da una parte il reparto lunghe, dall’altra il reparto piccole. Si è lavorato tantissimo sui fondamentali, un test importante per lo staff del ct per capire il livello medio di preparazione delle giocatrici di serie A e A2. Alla fine della sessione, una maglietta in regalo per ogni atleta, e ovviamente le fotografie di rito.

Grande l’entusiasmo da parte di tutte le ragazze, per quella che è stata un’esperienza, per molte di loro, unica. Non lo è stata in realtà per le nostre atlete, che già in passato hanno vestito la maglia azzurra a livello giovanile.

In particolare è stata una mattinata all’insegna dell’amarcord per Antonella Contestabile, la veterana del gruppo, classe 1987. Perché lei, in quel palazzetto, ci ha giocato con la maglia di Broni qualche anno fa, e infatti sui muri del Palaverde ci sono anche le sue fotografie: “Lavorare con coach Crespi è stato grandioso -ha detto- Un allenatore davvero fuori dal comune. Ci tenevo a esserci, ho dovuto chiedere mezza giornata di permesso dal lavoro, svegliarmi alle sei e poi tornare indietro e andare in ufficio nel pomeriggio. A fine giornata ero cotta, ma ne è valsa la pena”.

Giulia Gombac, 23 anni, capitano di Carosello Carugate, ha apprezzato la qualità del lavoro svolto: “Torno a casa sicuramente arricchita da un’esperienza formativa importante. Ho imparato alcuni aspetti del gioco e dei fondamentali che, devo ammetterlo, mi mancavano. Sono soddisfatta e spero sia il primo allenamento di una lunga serie”.

D’accordo con lei Cecilia Albano, 21 anni, tra le giocatrici più progredite del girone nord di Serie A2 (ha raddoppiato la media valutazione rispetto all’anno scorso e segna anche cinque punti in più): “Il ct è stato molto professionale ma anche simpatico, mettendo tutte quante noi subito a nostro agio. Qualche volta ci ha fatto delle domande trabocchetto, ma sempre con il sorriso. E’ stata una bella mattinata”. Il progetto “contagio azzurro” proseguirà fino a gennaio.