Trieste sbatte il grugno su un muro invalicabile: Udine fa suo il derby!

Friulani subito concentrati ed incisivi: l'Alma si disgrega senza mai trovare davvero il bandolo della matassa.

Quell’appuntamento che tutti i tifosi attendevano da mesi, è arrivato: oggi sotto la “X” del calendario troneggia la scritta “Derby”. Udine rincorre Trieste assieme a Montegranaro e Bologna nel gruppetto di inseguitrici a -6 e oggi potrà contare sul calore dei propri supporter se vorrà sgambettare la capolista. Dalmasson schiera Baldasso in quintetto, sostituendo un Fernandez non al 100%: una delle chiavi tattiche più importanti per Trieste sarà la capacità di bucare la miglior difesa del campionato.

I quarto
Tanti errori per l’Alma e tanti rimbalzi per la G.S.A. (6 – 2) in queste prime battute: Green e Bowers, in più, commettono già il loro secondo fallo personale. Il 10-6 a metà quarto è quasi interamente frutto dei backdoor friulani, che sorprendono un disattento quintetto ospite; Udine pressa a tutto campo il portatore di palla, ma Cavaliero e compagni reagiscono a dovere rimanendo a contatto cercando faticosamente di allontanare il nervosismo “da derby”. Da Ros e Prandin si caricano la squadra sulle spalle e – senza il top scorer Green (solo 5 minuti di utilizzo) – trovano il pareggio a pochi secondi dal termine del quarto (17-17).

II quarto
Prandin cede alla foga agonistica e commette il terzo personale, ma Loschi trova il nuovo vantaggio sul 26-25 (eppure l’Alma tira col 2/9 da tre): le fulminee rotazioni di Lardo stanno facendo sudare il roster di Dalmasson, costretto a tenere a riposo chi è gravato di troppi falli. Bowers è entrato in partita, ma Veideman replica volando a canestro con personalità: una sfida in perfetto equilibrio. Trieste spreca attacco dopo attacco intestardendosi in forzature ingiustificabili, Dalmasson sceglie di tenere Green a riposo per tutto il secondo quarto (discutibilmente) e Udine ne approfitta: primo, vero, parziale dei bianconeri, che mettono undici lunghezze fra sé e gli ospiti (42-31).

III quarto
Baldasso suona la carica, ma il giovane Diop fa il diavolo a quattro sotto le plance, costringendo il più esperto Bowers alla terza infrazione individuale. L’Alma mostra il volto giusto in termini di volontà e di reattività, ma è la lucidità a mancare in questi primi giri di orologio; proprio nel momento in cui i biancorossi si stavano riavvicinando, Bowers torna a sedersi (4° fallo) e i padroni di casa possono riconquistare il +11: la fisicità degli uomini di Lardo è più che proficua e sta mettendo alle corde i “cugini” del litorale. Terza frazione che arride agli udinesi e che si conclude sul 55-46.

IV quarto
I friulani sembrano avere le mani sulle redini della partita: sia dal punto di vista tattico, che da quello psicologico. Trieste non molla, ma si scava la fossa da sola: Fernandez spara la tripla del -4, ma prima Green e poi lo stesso Lobito perdono la testa regalando il quarto fallo e un antisportivo del tutto evitabile; Udine però non affonda ancora la lama nella ferita pulsante di sangue e Bowers ferma il cronometro sul 65-61 (3’18” dalla sirena). Dykes torna a macinare canestri e l’Alma sembra non avere più fiato per rispondere per le rime, anche se Fernandez segna il libero del -4 (70-66), quando mancano 56.7 secondi al termine. Torna Green, Trieste recupera la sfera ma il ferro sputa l’arcobaleno di Fernandez – eroico in questo finale: Udine strappa una meritatissima vittoria nel derby, frutto di una superiorità innegabile.

 

 

APU UDINE – TRIESTE   73 – 69

GSA Apu Udine: Dykes 17, Benevelli 9, Pellegrino 6, Chiti ne, Ferrari 2, Pinton 4, Nobile, Raspino 5, Veideman 12, Latorre, Mortellaro 9, Diop 9. All. Lardo
Alma Pallacanestro Trieste: Fernandez 14, Cavaliero 3, Baldasso 9, Cittadini 6, Bowers 11, Da Ros 5, Schina ne, Loschi 11, Prandin 5, Green 5, Babich ne, Janelidze. All. Dalmasson

Parziali: 17-17; 42-31; 55-46

 

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