La difesa dell’Intermek spegne la Vis, il derby va al Cordenons

Una grande prestazione difensiva, in una gara dove gli attacchi sono apparsi insufficienti, regala a coach Beretta la quarta vittoria consecutiva e due punti pesantissimi verso l’obiettivo playoff.

Ci sono partite che conta vincere, al di là dei contenuti tecnici e dell’aspetto qualitativo del gioco, per l’importanza della posta in palio, per la voglia di dare una svolta alla stagione o per ritrovare lo smalto perso. Ci sono derby che di spettacolare hanno ben poco, dove alla fine si contano più gli errori e le palle perse che i canestri ed i recuperi difensivi. Il derby di ritorno giocato alla Favorita di Spilimbergo rientra in questa tipologia di partite, la grande tensione ed i tanti errori visti sul parquet hanno fin da subito fatto pensare che il sabato pomeriggio non avrebbe regalato giocate di qualità. La Vis è ancora priva di Bardini ma ritrova Fabris al rientro, mentre l’Intermek –che ha salutato Petrovic– recupera in extremis Damjanovic e ha Pivetta e De Santi in panchina ma non utilizzabili.

L’inizio è un 4-0 interno firmato Gaspardo-Bagnarol cui risponde Cordenons con 6 punti di fila di Pezzutti, Mezzarobba e Damjanovic. Mezzarobba si occupa del capitano Vis, mentre Beretta manda Corazza su De Simon ed è subito chiaro che il piano partita pordenonese prevede grande pressione difensiva per togliere ritmo e lucidità agli esterni avversari e, quindi, limitare il gioco in velocità in cui la Vis si esalta. Ed infatti i padroni di casa faticano in attacco ma Cordenons non converte offensivamente il grande sforzo difensivo, Marella è 0/5 ed il punteggio dopo il primo quarto (11-12) non è propriamente da C Silver.

Musiello oridna la zona ad inizio del secondo periodo, se prima si segnava poco ora il canestro diventa un miraggio visto che dopo 5 minuti il tabellone è sul 14-15. De Simon realizza il primo canestro nel secondo quarto (e resterà l’unico nel primo tempo), Manzon infila una tripla ma perde anche alcuni palloni velenosi, si tira molto e male anche in casa Intermek, fatta eccezione per un energico Pezzutti presente in modo efficace anche a rimbalzo. 21-26 e intervallo lungo. Il canestro con cui Corazza inizia il secondo tempo scuote la Vis, in particolare Paradiso che, con una tripla e due liberi, seguiti da un 2/2 dalla lunetta di De Simon, porta sul 28 pari. Dai 6.75 è Mezzarobba ad interrompere il break, Passudetti ne mette 5 di fila (33-31) prima che Zanusso e Damjanovic riportino Cordenons avanti nel punteggio. Moretti e De Simon continuano a litigare col canestro anche se il primo si sblocca con una tripla sul finire del quarto, quando un gioco da tre punti di Zanusso, ispirato da Damjanovic, spinge gli ospiti sul +5 (43-38).

In una gara dagli attacchi offuscati, le due triple ad inizio del quarto targate Damjanovic e Moretti hanno un peso specifico che sposta sensibilmente l’inerzia a favore degli ospiti, il 40-49 significa massimo vantaggio che la Vis riuscirà soltanto a scalfire verso la fine, sia perché Cordenons smette di giocare di squadra sia perché Bagnarol realizza 5 punti quasi consecutivi. Non bastano perché Paradiso e De Simon non trovano la via del canestro mentre Luis e Damjanovic sigillano dalla lunetta una vittoria, la quarta di fila, che interrompe la striscia negativa nei derby degli ultimi anni.

La Vis è apparsa spenta e, forse l’aspetto più preoccupante, priva di alternative valide nel gioco a difesa schierata, anche se grande merito va riconosciuto alla difesa cordenonese che ha messo per quaranta minuti forte pressione sugli esterni Vis, con Gaspardo, Manzon e Paradiso poco incisivi nel gioco interno.

 

 

VIS SPILIMBERGO – 3S BASKET CORDENONS 53-61

Vis Spilimbergo: Fabris, Ferigutti, De Simon 7, Favaretto, Paradiso 11, Passudetti 12, Bagnarol 15, Del Col 1, Gaspardo 4, Manzon 3. All. Musiello
Intermek 3S Cordenons: Pezzutti 11, Damjanovic 11, Luis 3, Pivetta, Moretti 8, Mezzarobba 5, De Santi, Corazza 4, Marella 9, Zanusso 6, Camaj 1, De Nardo 3. All. Beretta

Parziali: 11-12; 21-26; 38-43

Arbitri: Bragagnolo e Cotugno