Recupero insidioso per Trieste oggi al Taliercio

Mitchell Watt (Foto Panda images)

Nel recupero dell’ottava giornata di andata, l’Allianz Pallacanestro Trieste si troverà di fronte l’Umana Reyer Venezia: al Taliercio di Mestre (mercoledì 23, ore 18.15 – diretta TV su Eurosport 2 e in streaming su Eurosport Player), sotto la direzione del trio arbitrale formato da Roberto Begnis, Gabriele Bettini e Marco Vita, i biancorossi dovranno incrociare le armi con un team che occupa attualmente l’ottava posizione in classifica, frutto di un bilancio di cinque vittorie ed altrettante sconfitte, con un +4 nei punti rispetto a Trieste. 

Allenati da Walter De Raffaele, anche gli orogranata hanno avuto i loro bei problemi con il Covid-19 e ci hanno messo un po’ di tempo ad ingranare, fra recuperi e giocatori fermati. Il miglior realizzatore è il triestino Stefano Tonut (guardia, 194 cm, 1993), che dopo aver sofferto lo stop per Coronavirus, ha dimostrato comunque grande qualità ed ha recentemente raggiunto le 250 presenze in maglia Reyer: in 25 minuti di media, viaggia a 15.1 punti, 4.4 rimbalzi e 2.4 assist con il 53.7% da due, il 37.1% da tre e l’88.9% ai liberi. Al suo fianco, in cabina di regia, parte quasi sempre Andrea De Nicolao, play di 185 centimetri e 29 anni che è un “motorino” da 8.6 punti e 3 assist con il 91.7% dalla lunetta. Il capitano Michael Bramos (198 cm, 33 anni), americano con passaporto greco, è il collante fra i reparti: il suo tiro da fuori è una sentenza e scaglia quasi sei triple ad incontro, ma fa anche altre cose sul parquet, come testimoniano i suoi 9.9 punti, 3.9 rimbalzi e 1.6 assist in 27.6 minuti a partita, dato che lo elegge come uomo più utilizzato nelle ampie rotazioni veneziane. 

Come “4” parte spesso Valerio Mazzola, mezzolungo di 205 centimetri che ama tirare da fuori e svolge abbastanza lavoro sporco dei pressi del ferro: le cifre (2.2 punti, 2.3 rimbalzi) non gli rendono abbastanza giustizia, è un giocatore di rotazione ma fa comunque “legna” ed è una buona alternativa per i lunghi. Nel ruolo di pivot, infine, troviamo Mitchell Watt: giocatore di 208 centimetri classe 1989, ha mano buonissima e rotonda, sia nei pressi del canestro che allontanandosi leggermente dall’area. I suoi 13.2 punti con 4.7 rimbalzi e 1.2 stoppate sono “conditi” dal 60.8% da due e da 1.2 schiacciate ad incontro. 

Le alternative dalla panchina, per coach De Raffaele, sono molteplici: nel reparto lunghi, si va con il neozelandese Isaac Fotu (203 cm), che può anche partire in quintetto al posto di Mazzola e vale, in 20 minuti di media, ben 11.4 punti con 3.6 rimbalzi ed il 66.7% da due. Gasper Vidmar (211 cm, 1987) è l’alternativa nel ruolo di pivot e colleziona 2.5 punti e 3.2 rimbalzi in 10.8 minuti, mentre nel settore esterni c’è altrettanta varietà. Al netto del nuovo arrivato Luca Campogrande (198 cm, 1996), che dopo l’esperienza alla Virtus Roma ha appena avuto il tempo di esordire in campionato con sei minuti giocati, come guardia e ala piccola troviamo l’americano Jeremy Chappell (8.1 punti e 3.7 rimbalzi in 24.2 minuti), giocatore di assoluta esperienza e solidità, oppure il fantasioso Julyan Stone, che con i suoi 198 centimetri è un regista fisico che assicura 5.1 punti, 5.3 rimbalzi e 2 assist ad allacciata di scarpe. 

Altri giocatori di rotazione, che completano la rosa dell’Umana Reyer, sono il prospetto del 2003 Davide Casarin (2.7 punti, 1.4 rimbalzi e 1.1 assist), recentemente salito agli onori delle cronache come primo italiano di sempre a segnare 17 punti a 17 anni in EuroCup, ed il “fighter” Bruno Cerella, oriundo argentino celebre per le sue doti difensive.

Uff. stampa Pall. Trieste